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marketing: scocca l’ora della personalizzazione

11 Febbraio 2015 da aika

Siamo finalmente usciti dall’omologazione di massa! Gli oggetti, i beni che desideriamo acquistare rappresentano ancora un certo status, ma quello che vogliamo adesso é comprare e circondarci di cose che ci rappresentino che dicano inequivocabilmente chi siamo, questa é l’era della  personalizzazione  o meglio mass customization. Ed è in quest’ottica che si muovono anche le aziende cercando di produrre beni o servizi in grado di soddisfare i bisogni individuali del singolo cliente mantenendo però vive le logiche del mercato di massa in termini di qualità, quantità e prezzo. Un esempio su tutti é la campagna “condividi una Coca-Cola” lanciata dalla celebre azienda produttrice della più famosa bevanda gassata nell’estate 2013: il celebre logo Coca-Cola è stato infatti sostituito dai nomi di battesimo, dai nomi generici e dai modi di dire più diffusi e popolari, per un prodotto iper-personalizzato e da condividere. anche le aziende italiane si sono mosse verso quest’ottica, la più celebre e golosa crema al gianduia made in Italy ha emulato la strategia di martketing di Coca Cola proponendo la campagna “Nutella sei tu” . sugli scaffali dei supermercati sono presto apparsi i dolci vasetti con i nomi di battesimo più comuni nel Belpaese.In sostanza l’azione di marketing di Ferrero però prevedeva un incontro con il cliente finale molto diverso, il claim è stato infatti “Nutella sei tu”. queste campagne nascono inoltre per essere social, ovvero condivise attraverso i maggiori social network, come facebook, instagram e twitter. In questo modo si crea una vera relazione con il cliente, che non è più la classica fidelizzazione ma un vero scambio di valore. I vantaggi della personalizzazione sono senza dubbio migliorare l’esperienza del pubblico dopo averlo ascoltato e coinvolto, migliorare la redditività del proprio giro d’affari grazie alla comprensione dei bisogni più sottili del pubblico. Possiamo dire che finalmente le aziende muovono dei passi fuoro dalla loro autoreferenzialità cercando di analizzare ciò che desidera il pubblico. Anche i siti web aziendali dovrebbero perseguire questa strategia e integrarla: è dimostrato che le società che si sono mosse seguendo questa strategia hanno un raggiunto un maggior numero di conversioni. Come in tutte le cose della vita è bene però non esagerare e utilizzare la personalizzazione con moderazione, anche il marketing non sfugge a questa logica. È sempre preferibile conceder al pubblico diverse opzioni, alcuni utenti infatti possono sentirsi circuiti, sono le persone che pongono la loro privacy al di sopra di tutto. Dare diverse opzioni si rivela efficace soprattutto nel web markerting, infatti on line gli utenti hanno sempre meno incentivi nel lasciare i loro dati personali anche se verranno utilizzati per pensonalizzare qualcosa o qualche prodotto che li riguarda. Anni di registrazioni per accedere a qualsiasi tipo di contenuto e anni di registrazione ai maggiori social ci hanno quasi privati della nostra identità che adesso torniamo a difendere. Quindi pollice su per quelle aziende che propongono la personalizzazione dei prodotti o dei servizi offerti solo dopo aver accuratamente individuato la volontà e i bisogno del loro target marketing, soprattutto quando si tratta di beni di largo consumo che riescono però a diventare per il cliente un oggetto esclusivo.

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