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Inflazione in calo, ma la BCE rischia di essere vittima delle sue non decisioni

11 Novembre 2023 da helly

Da quando è cominciato il ciclo di strette monetarie, gli effetti sull’inflazione si sono visti sia pure in modo molto ritardato. La tendenza al rialzo feroce dei prezzi sembra essersi invertita e l’inflazione sta rallentando. Nonostante i progressi però la BCE sembra ancora trovarsi in una situazione scomoda.

Le ultime mosse BCE di fronte all’inflazione

inflazione bceIn occasione dell’ultima riunione di politica monetaria, la Banca Centrale Europea ha deciso di interrompere il ciclo di strette monetarie ed adottare un approccio wait and see. Sul fronte dell’inflazione, i responsabili del board hanno lasciato infatti i tre tassi di riferimento immutati.

Il vero problema per la Banca Centrale Europea è che lo scenario inflattivo potrebbe riaccendersi, a causa di un nuovo incremento dei prezzi dell’energia, legato sia al periodo invernale sia allo scoppio delle tensioni in Medio Oriente. Il petrolio, che al momento viaggia sugli 80 dollari al barile, potrebbe impennarsi nuovamente se il fronte del conflitto si allargherà ad altri market maker del settore petrolifero (specialmente l’Iran).
Se di fronte al calo dell’inflazione la BCE ha deciso di adottare un approccio attendista qualora i prezzi dovessero riprendere a salire che cosa farà?

La doppia scommessa

In realtà l’istituto centrale ha fatto una duplice scommessa. La prima è che gli incrementi dei tassi di interesse effettuati finora, complice in ritardo con cui la politica monetaria si trasmette l’economia reale, continueranno anche nei prossimi mesi ad esercitare una pressione al ribasso sull’inflazione, che è diminuita notevolmente a settembre, al 4,3% rispetto al 5,3% di agosto (fonte dati Pocket Option). Ma questo non è detto che accada di sicuro.

La seconda scommessa è quella di lasciarsi guidare nelle proprie decisioni dai dati macro che via via giungono nel tempo. Da anni si dibatte riguardo alla bontà di una strategia che si lascia guidare, piuttosto che una che cerca di piegare gli eventi.
Ma non è questo il luogo dove approfondire il tema quello che ci interessa è semplicemente evidenziare il dato di fatto ammesso dalla stessa Christine lagarde.

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