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Economia, i dazi di Trump hanno creato una eccezionale incertezza (lo dice la BCE)

9 Maggio 2025 da helly

Stiamo attraversando una fase estremamente delicata per l’economia globale. Nonostante nel secondo trimestre in Europa sia stata registrata una forte crescita del PIL, la Banca Centrale del vecchio continente invita alla cautela parlando di una “eccezionale incertezza” dovuta alle politiche tariffarie volute da Donald Trump.

Gli scenari futuri per l’economia

economiaNel Bollettino Economico pubblicato dalla Eurotower si parla di un inizio di 2025 verosimilmente positivo per l’economia continentale, ma al tempo stesso di prospettive future incerte.

Queste ultime infatti risentono non soltanto degli shock interni più favorevoli (in special modo le nuove politiche nazionali e quelle di spesa per infrastrutture e difesa che fungeranno da stimolo) ma soprattutto degli shock esterni assai pesanti. In questo senso il primo in elenco è la politica commerciale aggressiva di Donald Trump.

L’impatto pesante dei dazi di Trump

Una battaglia commerciale ad ampio spettro, secondo la BCE, mette seriamente in pericolo le prospettive future dell’area Euro. Il clima che si è creato probabilmente ridurrà la fiducia delle famiglie e delle imprese, inducendo un calo dei consumi. Allo stesso tempo la maggiore volatilità dei mercati dopo le tensioni commerciali potrebbe determinare un inasprimento delle condizioni di finanziamento e quindi ridurre consumi e investimenti. Gli effetti sull’economia si vedranno nei futuri trimestri.

Europa solida nonostante tutto

Malgrado questo scenario, gli esperti dell’Istituto di Francoforte nutrono fiducia nella solidità dell’economia europea, grazie a un mercato del lavoro solido, redditi reali più elevati e un credito che – grazie al calo dei tassi di interesse – è divenuto più conveniente, tale da favorire i consumi.

A proposito dei tassi di interesse, la BCE potrebbe continuare a tagliarli nei prossimi trimestri. Tuttavia il consiglio direttivo della Eurotower non intende vincolarsi ad un percorso predefinito, ma sceglierà in base all’andamento dei dati in arrivo di volta in volta. La priorità di Francoforte resta raggiungere un’inflazione al 2% nel medio termine, mentre l’ultima lettura è stata al 2,2% (dati Pocket Option Italia). Tuttavia, dato il contesto di eccezionale incertezza dell’economia, la politica monetaria verrà adeguata in base alle prospettive di inflazione e dalla intensità di trasmissione della politica monetaria.

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