Burnout – Quando il corpo e la mente dicono “basta”
ElisaWEb

Il burnout è una condizione sempre più comune tra chi lavora in ambienti frenetici, specialmente professionisti, imprenditori e operatori in ruoli ad alta responsabilità. Si tratta di un vero e proprio stato di logoramento fisico, mentale ed emotivo che può intaccare profondamente la qualità della vita. Nella mia lunga esperienza come Dottore Chiropratico e Coach Professionista, ho notato una costante: chi soffre di burnout spesso non se ne accorge subito. È come se una nebbia calasse sulla mente, restringendo la lucidità e la connessione con sé stessi. Quando ci si rende conto della situazione, spesso i segnali sono ormai troppo evidenti.
Come riconoscere il burnout?
Il burnout nasce da uno stress lavorativo cronico e si manifesta attraverso una serie di sintomi ben precisi, tra cui:
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Affaticamento costante
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Dolori diffusi, cefalee, tensioni muscolari
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Problemi nel dormire
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Confusione mentale e perdita di memoria
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Calo motivazionale e produttività ridotta
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Sbalzi d’umore e alimentazione disordinata
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Isolamento sociale
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Sfiducia nelle proprie capacità
Prestare attenzione a questi campanelli d’allarme è fondamentale per evitare un peggioramento della situazione. Quando i sintomi assumono una rilevanza clinica, è bene rivolgersi a figure sanitarie qualificate.
Fattori scatenanti del burnout
Diversi elementi possono portare all’insorgenza di burnout. Ecco i più comuni:
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Sovraccarico lavorativo e pressioni costanti
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Mancanza di autonomia e controllo
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Scarso riconoscimento da parte dei vertici
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Rapporti difficili con colleghi o superiori
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Perfezionismo esasperato
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Organizzazione aziendale disfunzionale
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Difficoltà a stabilire confini tra sé e gli altri
Anche chi tende a mettere sempre gli altri prima di sé stesso è particolarmente vulnerabile.
Come gestire (e prevenire) il burnout
Contrastare il burnout significa agire in modo consapevole e globale. Ecco alcune buone pratiche:
1. Ripristinare i confini
Separare lavoro e vita privata è indispensabile. Stabilisci orari chiari e proteggi il tuo tempo libero. Impara a dire “no” per difendere la tua energia.
2. Tecniche di rilassamento
Inserisci nel quotidiano attività come meditazione, esercizi di respirazione o stretching. Anche solo qualche minuto può fare la differenza.
3. Movimento e alimentazione
Un’attività fisica costante e una dieta equilibrata favoriscono il benessere psicofisico. Ridurre zuccheri, alcol e cibi industriali aiuta a stabilizzare l’umore e l’energia.
4. Relazioni significative
Cerca occasioni di condivisione con persone care o gruppi affini. Coltivare un hobby è una forma di cura personale, tanto utile quanto piacevole.
L’approccio NEF™ e il Coaching Integrato
Con la Neuro Emotional Facilitation™ è possibile lavorare profondamente su tre centri chiave del nostro sistema:
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Cervello cranico (razionalità)
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Cervello cardiaco (emozioni)
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Cervello enterico (intuito e istinto)
Questa tecnica favorisce il contatto con sé stessi e con la propria energia vitale, facilitando un vero e proprio reset emotivo e mentale.
In parallelo, il coaching ti offre strumenti per:
🔍 Riconoscere le fonti di stress
🎯 Stabilire obiettivi chiari
🧘 Imparare a gestire le priorità
🤝 Rafforzare il supporto sociale
💬 Migliorare le capacità comunicative
🌱 Ritrovare significato nelle proprie azioni
⏰ Usare meglio tempo ed energie
💡 Potenziare l’intelligenza dei 3 Cervelli
In conclusione
Il burnout è una realtà che può toccare chiunque, ma non sei obbligato a conviverci. Intervenire per tempo, con l’aiuto di un professionista e attraverso strumenti mirati, può fare la differenza. Come Coach e facilitatore (online e a Torino), accompagno le persone in percorsi personalizzati per recuperare chiarezza, equilibrio e autenticità. Ricorda: nel coaching non guardiamo solo al problema, ma mettiamo al centro Te.
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