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Come evitare rischi e brutte sorprese nelle aste immobiliari: la parola agli esperti di Bassi Immobiliare

28 Novembre 2025 da carfab15

Acquistare un immobile all’asta può essere una scelta vantaggiosa, ma bisogna fare attenzione agli eventuali rischi: lo staff di Bassi Immobiliare, storica agenzia con sedi a Milano e Monza, spiega cosa fare per evitare brutte sorprese.

Milano, novembre 2025 – Le aste giudiziarie possono rappresentare una preziosa occasione per acquistare un immobile a un prezzo accessibile; tuttavia, i rischi legati a questa operazione non devono essere trascurati. Come spiegano i professionisti di Bassi Immobiliare, storica agenzia con sedi a Milano e Monza, una delle criticità più diffuse è legata ai debiti pregressi – come, ad esempio, spese condominiali non pagate negli ultimi due esercizi amministrativi dal precedente proprietario dell’immobile che rimangono a carico dell’acquirente.

Anche l’occupazione dell’immobile da parte di inquilini costituisce un aspetto da valutare attentamente: se il contratto è opponibile alla procedura non si può richiedere di liberare l’immobile ma occorre seguire le normative dei regolari contratti di locazione.

Diverso è il caso in cui i contratti di locazione per vizi di forma o molto più spesso perché contratti successivamente alla situazione di dissesto finanziario del proprietario che non sono opponibili alla procedura; in questo caso l’immobile dovrebbe essere consegnato libero da cose e persone, ma spesso ci sono gravi ritardi nelle procedure di sgombero.

Difformità urbanistiche o abusi edilizi: il tribunale può trasferire immobili oggetto di difformità (che devono essere segnalate in perizia): dopo l’assegnazione però l’acquirente non può vendere l’immobile né avere un mutuo se l’immobile non è stato regolarizzato.

Infine, una problematica diffusa consiste nell’erronea valutazione del prezzo base dell’immobile, che può risultare fuorviante nel caso non ci si prenda la briga di confrontarlo con il prezzo medio di mercato di immobili simili. Una sopravvalutazione del prezzo può infatti portare a decisioni sbagliate e a rilanciare l’offerta fino a superare il normale valore di mercato dell’immobile. Molte persone si affidano ad agenzie che chiedono una fee di consulenza fissa ed una variabile solo in caso di aggiudicazione: in questo caso le agenzie meno etiche invogliano i loro clienti a rilanciare l’offerta per guadagnare la consulenza aggiuntiva, trascurando il vero interesse del cliente. Attenzione alla scelta del consulente se volete essere assistiti per partecipare all’asta.

Alle agenzie immobiliari è vietato per legge chiedere una provvigione sull’aggiudicazione di un immobile all’asta, ma possono chiedere solo un compenso di consulenza da concordare con il cliente.

Come spiegano i professionisti di Bassi Immobiliare, per acquistare una casa all’asta occorre prepararsi adeguatamente. Ad esempio, è bene evitare immobili con gravi pendenze condominiali, mentre si può valutare l’acquisto di una casa con un abuso edilizio sanabile, sempre che i costi rimangano sostenibili, ma attenzione agli abusi edilizi non sanabili, quali ad esempio gli aumenti di volumetrie non autorizzati. Nel caso di immobili occupati da inquilini, invece, è utile analizzare con cura la situazione contrattuale prima di presentare un’offerta. Da ultimo, gli esperti di Bassi Immobiliare suggeriscono di effettuare un’attenta analisi di mercato per capire fino a che prezzo si può arrivare per fare la propria offerta.

Affidarsi a un’agenzia immobiliare seria, valida e con una lunga e comprovata esperienza, permetterà di avere più strumenti a disposizione per partecipare alle aste immobiliari evitando rischi e brutte sorprese, ma spesso si acquista meglio sul mercato libero. Ecco un esempio reale e concreto: un cliente ha partecipato all’asta per acquistare un piccolo appartamento a Milano; l’obiettivo era ristrutturare totalmente l’appartamento rendendolo un gioiellino e rivenderlo chiavi in mano a 230.000 €. All’asta (non telematica ma in presenza) hanno partecipato 56 offerenti: chi si è aggiudicato l’appartamento da ristrutturare l’ha pagato 235.000 €, completamente fuori mercato, perché convinto da un consulente disonesto che avrebbe fatto un affare.

Conclusione: fare sempre una precisa analisi di mercato prima di decidere fino a che cifra conviene rilanciare, e se non si hanno gli strumenti chiedere una consulenza ad un professionista serio: meglio pagare qualche centinaio di euro per una consulenza che perderne decine di migliaia per aver fatto un acquisto sbagliato.

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