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Balenottera comune avvistata nel Golfo di Napoli. Le immagini

20 Giugno 2025 da dagata

Balenottera comune avvistata nel Golfo di Napoli. Le immagini

Ancora avvistamenti della balena nel Mediterraneo. Stavolta il cetaceo è apparso oggi, 19 giugno 2015, nelle acque del nel Golfo di Napoli, nel mare tra Capri e la penisola sorrentina. A pubblicare le immagini che circolano sui social media che catturano i movimenti della balena, è Marianna Romano a bordo di un traghetto di linea. Un incontro spettacolare ma non insolito visto che le Balenottere comuni come altri grandi cetacei attraversano questa acque nei loro spostamenti da nord a sud e viceversa. L’area è infatti definita, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, “Important Marin Mammal Areas” dall’IUCN ( Unione Interzionale per la Conservazione della Natura) per la rilevanza che hanno per il monitoraggio e la conservazione della specie. La D.ssa Diana D’Agata, Veterinary Surgeon nel Regno Unito, esperta di fauna marina, ci fa sapere che le informazioni sugli spostamenti stagionali e sulle rotte preferenziali della popolazione di balenottere nel Mar Mediterraneo, specie protetta da accordi internazionali e classificata come vulnerabile dall’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (www.iucn.org), sono ancora poche e disomogenee e si basano principalmente sugli avvistamenti stagionali. L’osservatorio NEMO-SN1, invece, ascolta il passaggio delle balenottere dalle profondità del mare. A monitorare la presenza dei cetacei sono sensori acustici posizionati sull’infrastruttura subacquea, in funzione 24 ore su 24, che ascoltano, registrano e inviano i segnali catturati a un laboratorio nel porto di Catania, parte delle infrastrutture dei Laboratori Nazionali del Sud dell’Infn. I dati registrati sono stati analizzati nell’ambito del progetto FIRB-2008 SMO. Lo studio, condotto da Virginia Sciacca, dottoranda dell’Università di Messina ed associata ai Lns-Infn, e dal gruppo di ricerca Smo ha anche prodotto una prima valutazione dell’impatto dell’inquinamento acustico di origine antropica sulla comunicazione della balenottera comune. Questa specie sfrutta, infatti, suoni a bassa frequenza (intorno ai 20 Hertz), che si propagano bene in mare aperto, per mantenersi in contatto e comunicare su grandi distanze con i propri simili. L’aumento incontrollato del rumore sottomarino può causare una drammatica riduzione della distanza entro cui gli animali sono in grado di recepire il segnale di richiamo o alterarne la ricezione minacciandone la sopravvivenza. Di seguito il link che riproduce le bellissime immagini della balenottera disponibile all’indirizzo: https://www.itemfix.com/v?t=8baanr

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