Cerca:
comunicati-stampa.biz
 Login | RSS |

Comunicati stampa

Ogni giorno tutte le informazioni aggiornate dal Web. Richiedi gratuitamente la pubblicazione del tuo comunicato.
Ti trovi su: Home » Weblog » Economia e finanza » Blog article: Valutazioni troppo gonfie sul mercato cinese, c’è chi teme una nuova “bolla” | Comunicati stampa

Valutazioni troppo gonfie sul mercato cinese, c’è chi teme una nuova “bolla”

12 Settembre 2025 da helly

Anche gli ultimi indicatori confermano che la situazione della Cina non è certo brillante. L’economia cinese è sotto pressione a causa della guerra commerciale e della profonda crisi immobiliare. Eppure il mercato azionario del paese del Dragone continua a viaggiare a ritmo sostenuto, registrando valutazioni in continua crescita. Questa discrepanza solleva dubbi sulla sostenibilità della ripresa.

Il boom rialzista delle valutazioni

mercato cinesePartiamo da qualche numero. Soltanto nell’ultimo mese, il valore di mercato delle azioni cinesi è aumentato di quasi 1000 miliardi di dollari. L’indice Shanghai Composite ha raggiunto valutazioni sui massimi decennali, mentre il CSI 300 è salito di oltre il 20% rispetto ai minimi annuali.

Gli investitori stanno continuando a comprare azioni in modo aggressivo, sfruttando il meccanismo della leva finanziaria. Ma sembrano completamente ignorare i segnali di un’economia debole, manifestati da quasi tutti gli indicatori economici recenti.
Ecco perché molti osservatori di mercato parlano di rischio “bolla”.

I fattori che devono preoccupare

Magari i mercati si aspettano – a torto o a ragione – che nei prossimi mesi ci sarà un miglioramento dei fondamentali macroeconomici cinesi. Ma pur volendo abbracciare questa ipotesi, il mercato rialzista non sarà sostenibile se l’inflazione rimane prossima allo 0% e la domanda interna continuerà ad essere debole (spingendo così le aziende cinesi a farsi una concorrenza spietata abbassando i prezzi).
Soprattutto la spirale deflazionistica è uno dei principali motivi per dubitare della sostenibilità dell’attuale rally del mercato azionario. I prezzi al consumo sono rimasti stabili a luglio, mentre i prezzi alla produzione sono diminuiti per 34 mesi consecutivi (fonte Pocket Option Italia).

Le analogie con il 2015

Gli esperti hanno evidenziato che uno scenario analogo è stato già visto in Cina nel 2015. Ci fu un’impennata del trading che fece volare il prezzo delle azioni, prima che una regolamentazione più severa di questo tipo di trading con leva finanziaria innescasse un crollo massiccio.
L’abbondanza di liquidità sul mercato ci ricorda quei tempi, ed anche se le dinamiche sono differenti c’è il rischio che le conseguenze possano essere uguali.

Inserito in Economia e finanza | Nessun Commento »

Lascia un commento

Nota bene: I commenti saranno soggetti a moderazione.