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Eni contro il climate change: le riflessioni dell’AD Claudio Descalzi all’evento del gruppo

3 Settembre 2018 da pressreleasecd

La doppia sfida di Eni: incentivare lo sviluppo economico contribuendo a contrastare il climate change. Come riuscirci? La soluzione dell’AD Claudio Descalzi, intervenuto all’evento “Ognuno di noi”.

Claudio Descalzi

Eni: l’intervento dell’AD Claudio Descalzi all’evento “Ognuno di noi”

Differenze e squilibri caratterizzano la realtà in cui viviamo“: intervenendo all’evento ‘Ognuno di noi’ alla Nuvola a Roma, organizzato per illustrare le linee guida della nuova strategia di Eni ai professionisti del gruppo, l’AD Claudio Descalzi è tornato a parlare di una delle sfide più grandi che sta impegnando il gruppo. Contro il climate change, è diventato sempre più urgente ridurre le emissioni ma in questa prospettiva non bisogna dimenticare che il mondo avrà sempre più bisogno di energia, non solo perché nei prossimi venti anni la popolazione mondiale è destinata a crescere significativamente ma anche perché oggi sono ancora in molti, nei Paesi in via di sviluppo, a non poter accedere ancora all’energia. Sorge quindi quello che Claudio Descalzi definisce il “grande dilemma“: cosa può fare Eni in questo contesto? Secondo l’AD il gruppo ha il compito di indirizzare la propria strategia alla crescita di valore nel lungo termine per chi vi investe, ma soprattutto “per gli stakeholder”, ossia per tutti coloro che hanno a che fare con la compagnia, come per esempio le popolazioni locali dei Paesi che ne ospitano le attività.

Claudio Descalzi: il futuro di Eni tra economia circolare e neutralità carbonica

Senza valori non c’è futuro” ha ripetuto più volte l’AD Claudio Descalzi nel suo intervento a ‘Ognuno di noi’. Il manager ha invitato a ripensare al modello sistemico: occorre un approccio che comprenda non soltanto la crescita dei business, ma anche l’economia circolare applicata alle attività. Sullo sfondo il grande obiettivo lanciato qualche settimana fa, quello della neutralità carbonica, vale a dire il bilancio zero tra emissioni generate e misure messe in campo per compensarle: “Diventerà per noi una bandiera, un Davide che batte Golìa: si tratta di un progetto identitario, interamente basato sui valori“. La convergenza tra digitalizzazione, innovazione e condivisione sarà necessaria per arrivare al traguardo: in questa prospettiva gioca un ruolo fondamentale l’economia circolare, da integrare con l’evoluzione verso un mix energetico differente, fatto in prevalenza di gas e rinnovabili, e con nuove misure per compensare quelle emissioni al momento fisiologicamente impossibili da abbattere (carbon offset). “L’economia circolare sarà un business vero e proprio che svilupperemo” ha annunciato Claudio Descalzi, individuando i tre fattori su cui poggerà questa trasformazione: la riduzione dei rifiuti, quella dei costi della materia prima e la diminuzione delle emissioni a valle. Senza dimenticare l’apporto delle attività di ricerca e sviluppo, ambito in cui il gruppo è pronto a investire nel quadriennio 2018-2021 “oltre 750 milioni di euro, di cui il 45% in HSE e decarbonizzazione”.

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