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Francesco Starace interviene sulla transizione alle rinnovabili in un’intervista a Panorama

5 Novembre 2018 da officefsonline

L’elettricità come vettore per realizzare una profonda decarbonizzazione di tutti i settori: di questo e molto altro ha parlato Francesco Starace, Amministratore Delegato di Enel, in un’intervista rilasciata a Panorama.

Francesco Starace, AD Enel

Decarbonizzazione: gli obiettivi di Enel nelle parole dell’AD Francesco Starace

Una sfida importante quella che accompagnerà Enel nei prossimi anni: guidare la transizione energetica. Francesco Starace, Amministratore Delegato del Gruppo, ne parla in un’intervista rilasciata a Panorama, nella quale sottolinea come il progresso tecnologico stia inevitabilmente influendo sul modo di produrre, distribuire e consumare l’energia elettrica, trasformando l’elettricità nel vettore prevalente in molti settori dell’attività umana. Il manager si sofferma in particolare sulle fonti rinnovabili, che sostituiranno progressivamente quelle fossili e garantiranno una diminuzione del prezzo dell’elettricità. La transizione energetica “porterà nelle case e nelle nostre aziende elettricità a buon mercato” e, di conseguenza, potrà innescare un ampliamento degli usi: dalla mobilità al riscaldamento, dal raffrescamento degli edifici alla cucina. Ma entro quanto tempo l’Italia arriverà alla tanto agognata decarbonizzazione? Francesco Starace non ha dubbi: entro il 2025 le centrali a carbone chiuderanno e la produzione energetica sarà assicurata da un mix di gas e rinnovabili. È questa la strategia nazionale e il nuovo decreto sulle energie green dovrebbe garantire ulteriori possibilità di investimento.

Francesco Starace: gli obiettivi europei e la mobilità elettrica

Parlando di obiettivi europei e sottolineando come Enel sia in linea con il traguardo prefissato per il 2020, Francesco Starace prende in esame anche il tema della mobilità. In Italia, la diffusione delle auto elettriche è rallentata dal prezzo elevato dei veicoli, dalla esigua capillarità dei punti di ricarica e dalle tempistiche eccessivamente lunghe di rifornitura dei mezzi. Enel investe comunque in questo settore per anticipare i tempi e per non farsi trovare impreparata di fronte a “un’invasione di auto elettriche immerse sul mercato”. Rientra in questa strategia la realizzazione di una rete capillare di infrastrutture pubbliche di ricarica in Italia con un Piano mirato all’installazione di circa 7mila colonnine entro il 2020 e 14mila entro il 2022. Tutto questo serve ad assicurare una certa tranquillità a chi acquisterà un’auto a batteria. Anche la politica dovrebbe impegnarsi a favore della mobilità elettrica e considerarla un valore importante, soprattutto nell’ottica del miglioramento della qualità della vita. La transizione energetica è destinata a generare un beneficio per il settore industriale italiano, un terreno di gioco che “vanta aziende con un elevato know how tecnologico”.

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