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Come aprire un conto in una banca offshore

16 Settembre 2017 da Merellir

In gergo finanziario, un conto corrente si definisce offshore se è domiciliato in piazze finanziarie internazionali con fiscalità privilegiata o comunque agevolata. Ma come si apre un conto offshore?

I conti offshore: tra mito e realtà

Chi possiede somme ingenti e deve compiere frequenti transazioni internazionali o, semplicemente, desidera pagare quanto meno possibile a titolo di trattenute, commissioni e altri oneri bancari, può trovare utile e proficuo aprire un conto corrente offshore in una banca offshore. Va comunque sfatato un mito: i conti presso istituti di credito siti in Tax Haven o Paesi a fiscalità ridotta non si aprono con un semplice click, e lo stesso dicasi per la costituzione di società offshore. Il Legislatore italiano ha messo a punto diverse normative volte a monitorare costantemente gli spostamenti di contanti, nonché a individuare la sottrazione di reddito alla tassazione. Il conto offshore può dare effettivi vantaggi economici, in termini valutari e fiscali, e può garantire un certo anonimato, ma è comunque un deposito di denaro legale e soggetto a verifiche.

Documenti necessari per l’apertura del conto

A differenza di quanto si possa pensare, proprio per le citate normative sul monitoraggio fiscale e l’antiriciclaggio, per aprire un conto corrente offshore in una banca offshore vanno esibiti gli stessi documenti necessari per l’apertura di un conto corrente in Italia. Quindi, servono copie: dell’ultima busta paga o dichiarazione dei redditi; della bolletta di un’utenza domestica pagata di recente; del passaporto in corso di validità. Inoltre, viene richiesta la certificazione di una banca italiana, presso la quale si è correntisti, attestante la propria affidabilità creditizia e una dichiarazione in merito all’uso che si intende fare del contante che verrà depositato nel conto estero. Posto che l’apertura di un conto o di una società offshore sono operazioni abbastanza frequenti, non mancano i centri di servizi ai quali affidare la raccolta della documentazione e il disbrigo di tutte le pratiche necessarie.

Apertura del conto e transazioni successive

Vi sono sostanzialmente due modalità per aprire un conto corrente offshore in una banca offshore: affidarsi alla propria banca italiana o recarsi personalmente nell’istituto di credito estero. Per perfezionare l’operazione, serve il deposito dello specimen di firma, la sottoscrizione del contratto di apertura del conto e bisogna esibire la documentazione comprovante l’origine della liquidità che si intende depositare. Società offshore e conti offshore vanno gestiti con oculatezza e, per quanto concerne i secondi, è altamente consigliabile affiancarli a un conto corrente italiano d’appoggio. Infatti, pur esistendo l’homebanking anche per i conti offshore, va ricordato che non sono ammessi ingenti spostamenti di contati e che spesso gli assegni emessi da istituti offshore non sono accettati da banche italiane.

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