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Il paradiso fiscale Lussemburgo

16 Settembre 2017 da Merellir

La crisi economica non vi consente una vita come vorreste, il cattivo governo italiano vi sotterra sotto il peso fiscale? Nessuna paura, il Lussemburgo vi attende con la sua fiscalizzazione contenuta.

Sotterrati dalle tasse, una realtà comune a tutti gli italiani

Tasse, recuperi di credito, imposte su tutto e contro tutta la libera circolazione dell’economia: l’Italia si definisce paese con base capitalista, quindi che vorrebbe e potrebbe vivere sulla circolazione e l’acquisto delle merci, con grande respiro per il settore produttivo, in realtà deflazione, stagnazione, peso fiscale, sono le barriere e il limite di una macchina da anni compromessa.
Per questo motivo molte aziende hanno spostato il loro asse dirigenziale rivolgendosi al paradiso fiscale Lussemburgo, staterello che proprio nella sua agevolazione fiscale, nella sua leggerezza d’imposta, ha ricercato la possibilità di sopravvivere nell’Europa dei grandi colossi economici.
D’altronde il criterio di calcolo d’imposta italiano non prevede affatto una liberalizzazione convinta, la volontà di non soffocare con le imposte la vita economica delle aziende.
La risposta, per non annegare in questo oceano di incertezze e crisi, travolto dalle onde impetuose della fiscalizzazione eccessiva, è quella di rivolgersi oltre-confine alla ricerca di sistemi di calcolo delle imposte più leggeri, con la conseguente disponibilità di possedere maggiori capitali da reinvestire in azienda.
La conseguenza è non solo la sopravvivenza sui mercati globali ma la possibilità di creare lavoro.

Holding di carattere mondiale con sede in Lussemburgo

Per agevolare il controllo economico d’azienda, nei termini di legge previsti, molte società sono ricorse al sistema delle holding, cioè la creazione di altre aziende consorelle ma con sedi al di fuori del Paese nel quale giuridicamente si sono formate, alla ricerca di un sistema di calcolo dell’imposta diverso.
Proprio il Lussemburgo, già dagli anni ’90, ha stabilito la sua possibilità di accogliere e agevolare la crescita di holding con sedi legali nel proprio territorio, la cui tassazione è davvero ai minimi europei, decretando in questo modo la genesi del paradiso fiscale Lussemburgo.

Come essere concorrenziali all’interno del sistema Europa

La risposta sta proprio nella tassazione d’origine: in un’Unione incompleta e dominata dalle decisioni delle banche centrali o dai grandi colossi finanziari mondiali, la tassazione nei singoli paesi determina il ricorso azionario e dirigenziale verso altri paesi.
Abbiamo visto che il paradiso fiscale Lussemburgo è realtà consolidata, ma di riflesso e sulla forza trainante di questa forma di new-economy, anche altri paesi hanno stabilito tassazioni agevolate richiamando grandi colossi dell’economia e del sistema azionario come Apple, che dalla Silicon Valley americana ha spostato la sua sede in Irlanda, o come tutte quelle imprese che si rivolgono ai paesi con calcolo d’imposta non soffocante, nel tentativo di continuare a generare profitto, economia, lavoro per milioni di persone.
I dati sono alla portata di tutti, anche di coloro che dovrebbero valutare diversamente il cappio fiscale italiano per spingere l’economia verso una ripresa più importante.

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