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Investitori timorosi di una recessione, finora nel 2019 prevale la cautela

15 Marzo 2019 da helly

Non accenna a risalire in modo deciso la propensione al rischio degli investitori. Ci sono troppi eventi che li tengono ancora sull’allerta e che di conseguenza li spingono a posizionamenti molto cauti sui mercati.

Gli investitori temono una hard landing

investitoriMolti esperti ritengono che possa esserci un hard landing, ovvero un avvicinamento a una fase di recessione. Ci sono diversi motivi per temere uno scenario simile. In Europa ad esempio, il ciclo economico si è indebolito, e per il 2019 ci si attende una crescita del PIL soltanto dell’1,4% (in alcuni paesi anche molto meno). Malgrado la situazione economica si confermi ogni giorno sempre debole, in realtà le aspettative per un’inversione di tendenza migliorano. Eppure permangono alcuni rischi importanti, come quelli di ordine politico visto che ci saranno le elezioni europee a maggio, rischi riguardanti riguardo Brexit o riguardo i disordini sociali in Francia. Tutti fattori che potrebbero alimentare ulteriormente lo scetticismo sull’euro, e che neanche lo stocastico lento potrebbe aiutare a prevedere.

USA, Cina e rischio Brexit

Negli USA intanto sembra essere tornato a spirare il vento dell’ottimismo. Molti analisti si aspettano una crescita sostenuta, anche se a un ritmo più lento rispetto al recente passato. Sarà importante – nell’ottima degli investitori – capire che cosa farà la Fed. La banca centrale americana resterà “paziente” per garantire un soft landing oppure no?

Anche nelle economie emergenti l’attività continua a rallentare, non è un caso se il cambio dello Yuan con l’euro e il dollaro soffre, così come il cambio Euro rand sudafricano. Ma il tema chiave – non solo per la Cina – è la guerra commerciale con gli USA. Non è un caso se le principali banche centrali (Fed, Banca d’Inghilterra e la Banca Centrale Europea) annoverano le relazioni commerciali internazionali tra le fonti di incertezza per l’economia globale. Gli investitori sanno bene che malgrado le misure adottate dalle autorità cinesi a sostegno dell’economia, se non ci sarà una distensione con gli USA sarà dura tirarsi fuori da una situazione difficile. Ma è un discorso molto simile a quello che riguarda UE e GB riguardo Brexit.

Per questi motivi la propensione al rischio degli investitori è e dovrebbe rimanere ancora bassa. La conseguenza è un atteggiamento molto cauto sui mercati, e la preferenza di allocazione sulla liquidità è elevata.

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