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Comuni e Ats alleati a favore dei cittadini, per la sfida lanciata dalla L.r. 23: una maggiore integrazione delle politiche sociali con il sistema sociosanitario lombardo

17 Febbraio 2017 da e.c.

Primi in Lombardia, i Sindaci bergamaschi hanno dato concretezza alla Legge di evoluzione del Sistema Sociosanitario Lombardo, Legge regionale 23 dell’11 agosto 2015 che attribuiva ai Comuni riuniti nella Conferenza dei Sindaci il compito di formulare proposte per l’organizzazione territoriale dell’attività socio sanitaria e socioassistenziale, esprimere un parere sull’integrazione sociosanitaria e sociale, verificare i progetti di competenza delle Ats e delle Asst.

Nell’incontro pubblico organizzato in sala Lombardia in Ats Bergamo il Consiglio ha presentato l’organizzazione e le competenze dei diversi livelli di rappresentanza territoriale, con alcuni focus sulla programmazione sociale, sull’integrazione sociosanitaria e anche alcuni punti di attenzione nell’area sanitaria. Hanno inoltre provveduto all’elezione delle cariche di rappresentanza, suddivise nei seguenti livelli:

I livello – Conferenza dei Sindaci

Elezione del Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci

II livello – Assemblee dei Sindaci dei Distretti

Elezione dei Presidenti delle Assemblee dei 3 Distretti (Bergamo, Bergamo Est, Bergamo Ovest)

III livello – Assemblee dei Sindaci di Ambito distrettuale

Elezione dei Presidenti delle Assemblee dei 14 Ambiti Territoriali

Possiamo finalmente dire che, ad un anno dall’entrata in vigore della riforma sociosanitaria lombarda, a Bergamo i Comuni scendono in campo: preparati, pronti e assolutamente convinti della necessità di esercitare pienamente il ruolo assegnato loro dalla norma, ovvero rappresentare le istanze, le domande ed i bisogni sociali e di salute delle comunità locali – ha detto  Maria Carolina Marchesi, Presidente della Conferenza dei Sindaci, precisando – Oggi, all’interno del sistema sociosanitario provinciale, si è delineato un nuovo assetto delle rappresentanze dei Sindaci nella gestione del territorio.  Un assetto diviso su tre livelli, diversi per competenze e per dimensioni territoriali: la Conferenza dei Sindaci, sede della sintesi provinciale delle politiche di welfare, le 3 Assemblee dei Sindaci di Distretto, “luogo” di presidio e verifica dell’attuazione a livello territoriale dell’auspicata integrazione sociosanitaria, le 14 Assemblee di Ambito Territoriale/distrettuale, centro nevralgico ed operativo della gestione associata dei servizi e degli interventi sociali integrati con il sistema sanitario, formativo, lavorativo, abitativo del territorio.

Presidieremo tutto questo tenendo sempre come punto di riferimento la finalità più alta delle politiche sociali territoriali, cioè la coesione sociale nelle comunità locali. 

Obiettivo dell’Ats – sottolineato Mara Azzi, Direttore Generale Ats Bergamo – è quello di perseguire un orizzonte condiviso, finalizzato alla costituzione di un sistema integrato di prestazioni, servizi ed interventi sanitari, sociosanitari e sociali, a garanzia di uniformità ed equità a favore dei nostri cittadini e delle loro comunità di riferimento.

La complessità dei problemi da affrontare cresce però costantemente, a fronte di risorse sempre più esigue. Per far fronte a questo è necessario rafforzare la capacità di elaborare ed attuare programmazioni sinergiche e condivise, è necessario cioè consolidare la nostra capacità di “fare rete”. I Distretti Ats interagiranno quindi con tutti i soggetti erogatori del territorio per favorire una rete d’offerta territoriale integrata, anche attraverso il coinvolgimento delle Assemblee dei Sindaci, per individuare priorità e politiche di sviluppo adeguate ad un territorio provinciale caratterizzato da una grande estensione geografica con significative differenze orografiche e un’offerta diffusa ma sensibilmente diversificata”.

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