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In Inghilterra il Piercing intimo è mutilazione genitale

20 Marzo 2015 da dagata

In Inghilterra il Piercing intimo è mutilazione genitale. Lo prevedono le nuove regole del Servizio sanitario inglese anche se adesso crescono i pentiti.

 

Il piercing effettuato agli organi genitali femminili, anche per ragioni estetiche, sarà considerato al pari di una mutilazione genitale. Lo prevedono le nuove regole del Servizio sanitario inglese (Nhs) che entreranno in vigore da aprile. La nuova regolamentazione, obbligatoria, si applicherà anche alle donne che con il loro consenso si sono sottoposte a questa procedura per motivi cosmetici ed estetici, o perché ritengono così di aumentare e migliorare la loro vita sessuale. Le mutilazioni genitali sono una procedura non medica che intenzionalmente modifica l’aspetto degli organi genitali femminili, causando anche lesioni. Il piercing e le incisioni sono classificati come “procedure dannose” e rientrano tra le mutilazioni genitali delle linee guida dell’Oms pubblicate l’anno scorso. Nel mondo oltre 130 milioni di donne e ragazze hanno sofferto e subito mutilazioni genitali e nel Regno Unito sono in aumento le donne trattate negli ultimi mesi nei servizi sanitari a causa delle mutilazioni genitali.

Dall’esplosione della moda che imperversa da anni per tattoo e piercing al fenomeno contrario di una sorta di pentitismo di coloro che non riescono più a sopportarli per ragioni strettamente personali o di salute o che per esigenze professionali pensano di fare un passo indietro.

Sono infatti sempre più coloro che fanno dietrofront – come sostengono gli specialisti dermatologi del settore – in controtendenza all’euforia dei piercing che tuttora coinvolge giovani anche se l’età non è mai apparsa come un limite.

Siamo anni che mettiamo in guardia i giovani dai rischi di queste mode, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, e la nuova tendenza alla rimozione di questi segni sul proprio corpo ci conferma che pensarci più di una volta prima di farsi incidere è una buona prassi per evitare di subire conseguenze dannose per il proprio benessere psicofisico o più semplicemente di pentirsi.

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