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IV edizione Festival Terre di Frontiera ALTRILUOGHI

13 Luglio 2009 da Cultura e Territorio

IV edizione Festival Terre di Frontiera
ALTRILUOGHI

07 – 11 -24 -25 settembre 2009


Venerdì 11 settembre 2009 H. 21.30

Auditorium Palazzo Bertello – Borgo San Dalamzzo

Cultura&Territorio

Presenta

 Associazione 15 Febbraio in

“Comitragedia spaziale per venditore e tre astronauti”

 Il secondo appuntamento del Festival Terre di Frontiera – IV edizione,  si terrà Venerdì 11 settembre 2009 dalle ore h. 21.30 presso l’Auditorium di Palazzo Bertello a Borgo San Dalmazzo, con lo spettacolo teatrale “Comitragedia spaziale per venditore e tre astronauti”, ideato e realizzato dall’Associazione 15 Febbraio.

 Sorprese e divertimento per lo spettatore ironicamente condotto alla ricerca di altri mondi, attraverso una prospettiva capovolta in cui l’osservazione si rivolge in maniera inconsueta dallo Spazio alla Terra.

 Prima assoluta di un’esilarante pièce inedita di Valentina Diana ispirata a “Il marziano innamorato”, un racconto assai umoristico di Stefano Benni, tratto dalla raccolta “Il bar sotto il mare”… due testi che si integrano e si intrecciano… da una parte lo stralunato allunaggio di tre improbabili astronauti, dall’altra le romantiche disavventure di un marziano sulla Terra.

 Due punti di vista per uno spettacolo comico e intelligente, contrappuntato dalle fantasiose invenzioni sonore dei Viskovitz Bros. Spiegano dalla Compagnia Tatrale:

"La comitragedia spaziale è la storia di un’avventura pionieristica nello spazio cosmico dell’immaginazione.
Tre clowneschi astronauti partono alla volta di Marte su una navicella spaziale dotata di una tecnologia sofisticatissima ed avanzatissima: il sistema ECLSS per il riciclaggio dell’urina umana in acqua potabile. La ECLSS è sponsor ufficiale dell’impresa.

 I tre astronauti A, B e C sono partiti alle tre dalla Terra con l’incarico semplice di fare sul suolo marziano la classica foto con bandiera (in questo caso, la bandiera ha il logo propagandistico della ECLSS) e tornarsene a casa. Già pochi istanti dopo la partenza, però, le cose per A, B e C non sembrano andare propriamente per il verso giusto: gli imprevisti si moltiplicano e rendono il ritorno a casa sempre meno imminente. I guasti, gli intoppi tecnici, le sbadataggini, i dissapori, le invidie, l’incontro con un burbero "simil-nonno", fanno di questa avventura spaziale un’avventura molto umana.

 Il lavoro, sia di scrittura che di direzione, parte da un’idea di semplicità. L’intento principale è quello di far parlare e giocare gli attori nello stesso modo in cui giocano e parlano i bambini. Tutto quello che è presente in scena nasce dalla necessità degli attori e dalle loro invenzioni. Una scatola di cartone diventa un casco da astronauta, un sacco dell’immondizia diventa una montagna e così via. L’assunto base di questo spettacolo si può riassumere così: Finché c’è qualcuno che quando ha bisogno di un peso gravitazionale prende un cuscino giallo, lo arrotola e dice: ecco, questo è il mio peso! – finché c’è qualcuno che crede di essere un astronauta e che gli altri siano anche loro astronauti su Marte e lo fa con forza sufficiente da farlo credere, almeno per un po’, anche al pubblico che lo guarda, la Terra è, per il potere del gioco, un posto su cui vale ancora la pena di vivere." 

L’ingresso allo spettacolo è libero fino ad esaurimento posti.

La manifestazione è un progetto a cura dell’associazione Cultura&Territorio realizzato con la direzione artistica dell’Accademia dei Folli, il contributo della Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo, della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, della Fondazione CRT e la collaborazione di: Comune di Borgo San Dalmazzo, Comune di Bra, Comune di Fossano, Città di Saluzzo.

 

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