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Immigrazione e permessi di soggiorno. Il TAR di Lecce annulla il diniego della Questura in caso di condanna penale

3 Aprile 2013 da dagata

Immigrazione e permessi di soggiorno. Il TAR di Lecce accoglie il ricorso del cittadino extracomunitario residente da dieci anni in Italia che aveva richiesto il rinnovo del titolo di soggiorno per lavoro autonomo, mentre contemporaneamente aveva avviato la procedura per il permesso UE a tempo indeterminato, ed aveva subito il diniego del primo perché aveva subito una condanna, mentre la Questura aveva ignorato il radicamento al territorio italiano.

 

Interessante sentenza in materia di immigrazione e permessi di soggiorno che Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti” riporta all’attenzione nell’attività d’informazione a tutela dei cittadini immigrati.

È illegittimo il provvedimento di diniego del permesso di soggiorno per lavoro autonomo che applica il rigoroso automatismo previsto dall’articolo 26, comma 7 bis del Decreto legislativo 286/98 nella concomitante sussistenza di un procedimento di rilascio di un permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo.

Lo ha stabilito il TAR Puglia sez Lecce con la sentenza n. 582/13 (Pres R. Trizzino, Est C. Dibello) accogliendo il ricorso di un cittadino senegalese rappresentato e difeso in giudizio dall’avv. Serena Pugliese.

Il ricorrente, residente in Italia da dieci anni, aveva richiesto il rinnovo del titolo di soggiorno per lavoro autonomo ed in concomitanza aveva intrapreso il percorso indicato dalla Legge per il conseguimento del permesso di soggiorno CE a tempo indeterminato (in particolare lo straniero  aveva sostenuto il test d’italiano).

La Questura avendo rilevato a suo carico una  condanna di per sé ostativa al rilascio del titolo di soggiorno per lavoro autonomo, applicando il rigido automatismo reiettivo previsto dall’art  26 comma 7 bis D.lgs 286/98, aveva negato il rinnovo richiesto al cittadino extracomunitario, ignorando del tutto il radicamento del soggetto sul territorio italiano.

I Giudici di via Rubichi, accogliendo le doglianze dello straniero, hanno inteso estendere il sistema di tutela rafforzata contro l’allontanamento prevista per i già titolari di permesso di soggiorno CE a tempo indeterminato anche ai soggetti che si trovano sostanzialmente nella condizione di poter richiedere l’anzidetto titolo di soggiorno a tempo indeterminato.

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