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“L’anima oltre il tempo”: Graziella Schenetti racconta la sua arte, in mostra alla Milano Art Gallery

16 Dicembre 2013 da ufficiostampa

Inaugura Domenica 12 gennaio 2014, alle ore 18.00, la mostra d’arte “L’Anima oltre il tempo” dell’eclettica artista reggiana Graziella Schenetti, che fino al 27 Gennaio esporrà le sue originali opere alla Milano Art Gallery, in via G. Alessi 11, con l’organizzazione del manager Salvo Nugnes.

Di seguito l’intervista all’artista.

D- QUANDO E COME E’ AVVENUTO IL SUO APPROCCIO CON LA PITTURA?

R- Ho sempre disegnato e dipinto fin da bambina, c’è poi stato un momento in cui ho iniziato a dipingere e fare mostre, più per passione che con la finalità di vendere, perché avevo altri lavori professionali e il mio desiderio era quello di tenere le mie opere. Sono sempre eventi organizzati in determinate location e luoghi dove si respirano, anche esteticamente, degli aspetti storici e estetici importanti, per esempio una volta ho fatto una mostra in un castello. A forza di fare mostre ed eventi e tenere i rapporti con la stampa, non ho più smesso; ci sono stati dei periodi di fermo ma poi ho ripreso e sempre continuato.

D- QUAL E’ LA TECNICA CHE PREDILIGE?

R- Io adoro molto la pittura ad olio, una pittura materica; amo utilizzare proprio la materia anche come stratificazione. E’ una pittura molto di getto, istintiva. A volte per realizzare un dipinto mi basta appena mezz’ora, ma mi costa molte energie emotive, allo stesso tempo però spesso ci impiego tanto tempo per arrivare all’ispirazione dell’opera o a confezionare un’immagine o un dipinto mentalmente. Poi la parte dell’ideazione è molto breve e veloce, ed essendo accompagnata dalla musica, è molto legata anche al trasporto. Mi è successo di voler fare un dipinto ma poi, mescolando i colori, sono arrivata ad altri risultati, comunque sempre sorprendenti per me, e anche molto stimolanti. Utilizzo anche altre tecniche, per esempio acrilico, soprattutto per le opere di formati molto grandi, per esempio l’opera per la Biennale di Venezia era di 160 x 180 ed era un acrilico, monocromatica, completamente bianca. Mi piace molto anche disegnare a china perché mi riporta ai tempi antichi; di recente ho dipinto anche con le tecniche all’uovo. Mi piace sperimentare la materia. Poi credo che tutto è arte. Anche la moda per me è arte. Lo stile presentato e creato ad ogni stagione è ai miei occhi come un galleria d’arte. Forma e colore. La sensibilità è la vera eredità che mio padre ha lasciato.

D- COM’E’ STATO ESSERE SELEZIONATA PER LA “54° ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D’ARTE DELLA BIENNALE DI VENEZIA”?

R- L’invito è stato fatto direttamente dal curatore della precedente Biennale di Venezia, Vittorio Sgarbi; lui ha sempre l’obiettivo di spargere intelletto ovunque in modo capillare, non solo in certi luoghi; alla Biennale aveva costruito tutti i Padiglioni delle varie regioni italiane e io rappresentavo appunto l’Emilia  Romagna. È stato molto bello; ho volutamente presentato opere monocromatiche, completamente bianche, che però a me sono molto care; queste traducono l’essenza, il concetto che prima le spiegavo, cioè il togliere tutto quello che è superfluo per arrivare a quello che realmente conta anche dell’essere umano, cioè l’anima, quello che, come qualcuno ha scritto, ci distingue da ogni altro essere vivente.

D- COME’E’ STATO LAVORARE A CONTATTO CON IL PROF. VITTORIO SGARBI?

R- Credo che il Prof. Sgarbi sia una delle menti pensanti più interessanti e uno dei più grandi Maestri nell’Italia contemporanea, come anche la sorella. È una persona che non si stanca mai di dare, di portare in giro per l’Italia cultura e intelletto, oltre che avere un impegno e una testimonianza molto forte per la tutela e la salvaguardia del patrimonio italiano, che non è assolutamente cosa facile in quanto si incontrano anche tante realtà legate al business e agli affari che creano a volte problemi andandole a scardinare. Credo che questo suo impegno sia molto nobile, è una persona che ha una capacità dialettica impressionante e una conoscenza significativa, proprio di rapimento; la sua è passione, enfasi pura, ha dato e sta dando molto all’Italia. Sgarbi è mentore anche per il suo coraggio. Mi sono occupata di tutela beni storici nella mia città e ahimè c’è molta noncuranza e superficialità. Ho tuttavia incontrato nelle Istituzioni persone oneste.

D- A GENNAIO 2014 INAUGURERA’ LA SUA MOSTRA ALLA MILANO ART GALLERY. E’ LA PRIMA PERSONALE A MILANO?

R- Si è la mia prima personale a Milano e sono appunto lusingata di essere ospite in questa prestigiosa galleria e del manager Salvo Nugnes, che ritengo un autentico imprenditore di cultura. La Milano Art Gallery non è una semplice galleria dove i collezionisti possono apprezzare o scegliere arte, ma anche più che altro un cuore degli eventi culturali, perché si ospitano anche scrittori e scienziati; è una realtà eclettica, e questo è molto importante perché secondo me l’arte per avere un senso deve prima di tutto essere condivisa e quindi è bello che ci siano questi luoghi. Se in futuro mi inviteranno ancora sicuramente accetterò.

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