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A Bologna un convegno per dire no alla rottamazione dei diritti di automobilisti e vittime della strada

11 Febbraio 2014 da dagata

A Bologna un convegno per dire no alla rottamazione dei diritti di automobilisti e vittime della strada

Sabato 11 gennaio 2014 oltre 30 associazioni ed enti operanti nel settore si riuniscono per dibattere sulle ultime disposizioni del Governo in tema di RC Auto

Interverranno numerosi esperti del settore e alcuni parlamentari ed esponenti politici che si sono dimostrati particolarmente sensibili al tema: On. Cristina Bargero (PD),On. Matteo Biffoni (PD), Sen. Daniele Gaetano Borioli (PD), On. Andrea Colletti(M5S), On. Marco Di Stefano (PD), Sen. Altero Matteoli (FI), On. Paolo Russo (FI), Sen.Gian Carlo Sangalli (PD).

 

Sabato 11 gennaio si terrà a Bologna l’incontro “Mobilitazione Decreto Rc Auto”, per esprimere la  forte contrarietà alle misure del decreto legge 145 del 23 dicembre 2013 “Destinazione Italia” in materia di RC auto. L’evento avrà luogo dalle ore 10:00 presso ZanHotel Europa, in via Cesare Boldrini, 11, ed è stato organizzato da: Associazione Familiari Vittime della Strada (AIFVS), il Sindacato Italiano Specialisti in Medicina Legale e delle Assicurazioni (SISMLA), Assoutenti, il Comitato Unitario Patrocinatori Stragiudiziali Italiani (CUPSIT), la Commissione RC dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura (OUA) , l’Unione Avvocati Responsabilità Civile e Assicurativa (UNARCA), l’Associazione Culturale MO Bast!, lo Sportello dei Diritti e Federcarrozzieri. Oltre alle associazioni promotrici, l’iniziativa è sostenuta da oltre 20  organizzazioni tra le più attive nel settore. Al convegno prenderanno parte numerosi esperti che illustreranno i cambiamenti che sono stati registrati negli ultimi anni in tema di RC Auto, ponendo in evidenza come questi si siano rivelati nel corso del tempo sempre a vantaggio delle grandi compagnie assicuratrici, andando a danneggiare gli assicurati e, ancor peggio, le vittime della strada. Parteciperanno, inoltre, alcuni esponenti politici dei vari schieramenti che hanno dimostrato una particolare sensibilità nei confronti del tema: On. Cristina Bargero (PD) – Commissione Finanze, On. Matteo Biffoni (PD) – Commissione Giustizia, Sen. Daniele Gaetano Borioli (PD) – Commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni, On. Andrea Colletti (M5S) – Commissione Giustizia, On. Marco Di Stefano (PD) – Commissione Finanze, Sen. Altero Matteoli (FI) – Presidente Commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni, On. Paolo Russo (FI) – Commissione Agricoltura, Sen. Gian Carlo Sangalli (PD) – Commissione Bilancio.  L’attuale scenario del mercato assicurativo risulta essere pressoché privo di concorrenza, con una situazione di oligopolio dove tre grandi gruppi assicurativi si dividono quasi il 70% del mercato RC Auto, cercando di massimizzare i propri profitti. In questo quadro contrasta clamorosamente il record di utili che le imprese assicuratrici conseguono nel ramo RC Auto con la crisi dei diciassette

mila artigiani carrozzieri e con i tentativi di colpire le Vittime della Strada riducendo i valori dei risarcimenti per le lesioni gravi e gravissime, riducendo, di conseguenza, il valore che il legislatore assegna alla vita umana. Le norme appena varate, se convertite in legge, decreteranno la fine del risarcimento per dare il via all’epoca di una forma generalizzata di indennizzo su valori richiesti dalle imprese assicuratrici

e imposti dal legislatore, con un inevitabile gioco al ribasso per quanto concerne le somme da corrispondere. Un minore risarcimento economico si tradurrà in un’inferiore capacità di spesa per le riparazioni da apportare ai veicoli danneggiati, che verranno riparati solo ove strettamente necessario e in officine “low cost” o convenzionate con le compagnie assicuratrici, andando ad aggravare la situazione già critica degli artigiani carrozzieri. L’assicuratore potrà, inoltre, decidere di non risarcire più voci di danno quali la demolizione e la re-immatricolazione del veicolo, penalizzando le fasce più deboli che posseggono veicoli di minor valore. Il Governo interviene anche nell’ambito della medicina legale pretendendo di disciplinare per decreto l’attività medico legale e imponendo al medico di non tenere più conto di quanto vede, ma solamente di quanto possa essere oggettivamente dimostrabile attraverso referti di esami diagnostici.

Per maggiori informazioni www.mobilitazionedecretorcauto.it

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