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Shock in Francia: giovane rom linciato nella banlieu di Parigi

30 Giugno 2014 da dagata

Shock in Francia: giovane rom linciato nella banlieu di Parigi. Un adolescente è stato rapito e linciato da un gruppo di individui che lo accusavano di essere responsabile di un furto in un appartamento.

 

Giustizia sommaria in Francia: un giovane rom, 16 anni, residente in un campo nomadi, è stato ritrovato venerdì scorso intorno alle 23.30 in stato di incoscienza, sul carrello di un supermercato lasciato abbandonato su una strada statale. È accaduto a Pierrefitte-sur-Seine, nella periferia nord di Parigi. Prelevato a forza da uomini a volto coperto armati di spranghe, pestato in una cantina e ridotto in fin di vita, infine abbandonato agonizzante ora si trova fra la vita e la morte in un ospedale di Parigi ha lasciato la Francia di stucco.

Una Francia indignata per quello che il presidente François Hollande ha definito un “crimine indicibile”, incalzata dalla Romania, che preme sulle autorità francesi perché individuino i responsabili di quello che la polizia ritiene una vendetta privata, forse per un furto in un appartamento.

È un crimine “indicibile e ingiustificabile” che “viola i principi della Repubblica”, ha sottolineato Hollande. È un atto “inaccettabile”, gli ha fatto eco il premier Manuel Valls. Da Bucarest, il ministero degli Esteri della Romania ha diramato una nota in cui chiede a Parigi di “identificare e portare di fronte alla giustizia i responsabili delle atrocità perpetrate nei confronti di un presunto minore di origini rumene. Un tale atto non può trovare giustificazioni”.

I fatti si sono svolti venerdì sera. Il ragazzino viveva da meno di un mese con la famiglia e altri 200 rom romeni in una bidonville di Pierrefitte-sur-Seine, un comune popolare della banlieue nord di Parigi. Secondo le prime ricostruzioni, dodici individui armati di barre di ferro si sono presentati in quella che era diventata la casa di Darius, un edificio abbandonato e insalubre. Lo hanno preso e obbligato a salire su una Clio portandolo via davanti alla famiglia inerte.

È probabilmente in una cantina, lontano da sguardi indiscreti, che il sedicenne è stato pestato e ridotto in fin di vita. L’allarme è stato lanciato dalla madre, che intorno alle 22:30 ha contattato la polizia per denunciare la scomparsa del figlio. La donna ha raccontato che qualcuno l’aveva chiamata poco prima dal cellulare di Darius chiedendo 15’000 euro di riscatto. Il giovane è stato ritrovato un’ora dopo, incosciente, con diverse fratture alla testa. Abbandonato poco lontano da un quartiere popolare noto come Cité des Poètes, dove nelle ultime settimane erano stati denunciati furti che gli abitanti della cité attribuiscono ai rom del campo vicino. Darius è stato del resto fermato più volte per questo tipo di reato. Quel giorno qualcuno lo avrebbe riconosciuto mentre fuggiva da un appartamento. Secondo gli inquirenti il dramma “non può essere ridotto a un antagonismo tra comunità poiché il movente è la vendetta privata”, ha spiegato il procuratore di Bobigny, Sylvie Moisson. Intanto i rom di Pierrefitte hanno lasciato la bidonville.

Il linciaggio è per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” una “terrificante conseguenza di anni di politiche pubbliche inefficaci e di dichiarazioni di rappresentanti dello Stato e di numerosi media che alimentano un clima di odio.

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