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Le emozioni della pittura di Alessandro Testa a “Spoleto incontra Venezia”

3 Novembre 2014 da ufficiostampa

Il noto artista Alessandro Testa è stato intervistato in occasione della sua partecipazione alle grandi mostre “Spoleto incontra Venezia” curate da Vittorio Sgarbi e dirette dal manager Salvo Nugnes. L’esposizione è allestita fino al 24 Ottobre 2014, presso due storici edifici veneziani: Palazzo Falier e Palazzo Rota-Ivancich.

D: Per Lei l’arte è stata una valvola di sfogo nella Sua vita?
R: Sì. Non saprei più farne a meno.

D: A quale corrente artistica si ispira?
R: Non mi sono ispirato a nessuna corrente artistica, la mia pittura é istintiva. Solo in seguito, da vari critici, il mio modo di pitturare è stato considerato affine a grandi pittori come Pollock e Tancredi, che nella mia ignoranza, non conoscevo.

D: Qual è l’emozione più forte che le ha dato creare una Sua opera?
R. Nel creare le mie opere provo sempre emozioni straordinarie. Non saprei dire quale sia stata la più forte. Di sicuro, per me, é sempre un crescendo.

D: Come concepisce l’arte?
R: L’arte, a mio parere, è potersi esprimere in tutti i modi, con libertà e senza condizionamenti.

D: Cosa l’ha spinta a dipingere?
R: Per molti anni, mi sono dedicato alla scultura in legno e bassorilievi in rame, poi, quasi improvvisamente, ho sentito la voglia con la pittura di esprimere i miei sentimenti, la rabbia verso le ingiustizie, l’insoddisfazione e anche la mia gioia.

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