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Oli minerali tossici negli alimenti: il dito puntato sulle lenticchie Auchan. Si vigili sul territorio nazionale

27 Aprile 2016 da dagata

Oli minerali tossici negli alimenti: il dito puntato sulle lenticchie Auchan. Si vigili sul territorio nazionale
Uno studio della ONG Foodwatch ha scoperto che gli imballaggi di cartone che contengono lenticchie, cacao in polvere, cuscus, popcorn, polenta, o alcuni tipi di pasta, possono contenere degli idrocarburi. Centinaia di prodotti in Germania, Francia e nei Paesi Bassi, sono stati analizzati da questo studio per verificare se gli alimenti sono contaminati: il 43% lo e’ con idrocarburi aromatici di olio minerale (MOAH), particolarmente pericolosi per la salute. Oltre ad essere cancerogeni, sarebbero mutageni (che alterano il patrimonio genetico) e conterrebbero dei perturbatori endocrini. Mentre gli idrocarburi saturi (NOSH) che si accumulano negli organi, sono stati ritrovati nella maggior parte dei prodotti (83%). L’ONG no ha problemi a comunicare i nomi delle aziende o delle marche: “Tra questi si trovano prodotti di largo consumo, come delle paste per bambini con marchio Carrefour, del cacao prodotto dalla Nestlé o da Van Houten, delle lenticchie Auchan, dei popcorn Intermarché o Monoprix, del cuscus bio, o del riso E.Leclerce”. Produzione stoccaggio, trasporto, la contaminazione puo’ accadere in qualunque momento, nota Foodwatch. “Ma lo studio mostra che la maggior parte degli oli minerali sono trasferiti negli alimenti soprattutto dagli imballaggi di carta o cartone riciclati”. Quello che sarebbe un bene per il nostro ambiente non lo sarebbe per la nostra salute. Tutti i prodotti ne sembrano coinvolti, anche quelli destinati ai bambini e che provengono dall’agricoltura biologica. Gli idrocarburi deriverebbero essenzialmente da inchiostri, solventi o lubrificanti utilizzati nella creazione degli imballaggi alimentari. Foodwatch sottolinea che delle soluzioni esistono: “Solo l’uso di una barriera adeguata (sacchetto interiore separato o barriera integrata all’imballaggio del cartone) potrebbe proteggere efficacemente dalle sostanze tossiche che si spostano verso gli alimenti”. La ONG e’ impegnata perche’ siano stabili dei valori limite di MOSH e MOAH nell’alimentazione stessa, e non solo negli imballaggi. Rispetto al MOAH, Foodwatch sostiene la tolleranza zero. Una petizione online e’ gia’ operativa in merito verso la Commissione Europea, invitandola ad agire con urgenza. Il fenomeno della migrazione dell’olio minerale non è un problema nuovo. Scoperto negli anni ’90, è stato già condannato nel 2011 dall’Unione federale dei Consumatori (Que Choisir), che ha testato 20 prodotti, di cui 14 sono stati trovati contenere, a livelli preoccupanti, olio minerale da inchiostri da imballaggi di cartone. L’UFC-Que Choisir poi ha chiesto l’applicazione senza indugio delle norme a tutela della salute dei consumatori a fronte di sostanze controllate da parte dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) come “potenzialmente cancerogeni e mutageni” . Ma fino ad oggi, non vi è ancora alcuna raccomandazione ufficiale diffusa in Francia e più ampiamente in Europa. Per evitare questo rischio, l’EFSA raccomanda di utilizzare una barriera funzionale nella confezione alimentare fatta di cartone riciclato. Una misura per prevenire uno stress ambientale per rendere il prodotto non riciclabile. Il Network ambiente salute (RES) e la Foodwatch in una dichiarazione congiunta hanno diffuso: ” Il riciclaggio della carta è, ovviamente, importante per l’ambiente, ma la confezione in fibre riciclate presentano un reale pericolo per la salute se il cibo non è non adeguatamente protetto “. In alternativa, l’uso di inchiostri vegetali sulle confezioni alimentari in luogo di inchiostri minerali. Ma ancora una volta, questa alternativa non è perfetta perché “il contatto con gli alimenti di cartone resta di per sé una possibile fonte di contaminazione”, ha inoltre dichiarato Chloe Stevenson di Foodwatch. Il 15 aprile, per la mancanza di una risposta esaustiva da parte di Auchan, Foodwatch e RES hanno presentato un esposto chiedendo l’immediato richiamo delle lenticchie Auchan. In una dichiarazione visibile sul sito dell’azienda, Auchan Vendita al dettaglio Francia ha dichiarato che “un nuovo pacchetto di fibra vergine, non riciclata, è stata introdotta a partire dalle consegne nel mese di febbraio 2016” . Contattata dall’associazione consumatori, Auchan ha riferito che le lenticchie “Coral” a marchio Auchan non sono più distribuite nei suoi negozi con il loro ex imballaggio, così come il couscous Pollice, ha sottolineato Foodwatch. Un cambiamento è finalmente stato preso in considerazione di un terzo prodotto citato dall’associazione, il cereale per la colazione “Sugarflakes” a marchio Auchan. Tuttavia, l’azienda ha riferito di non aver effettuato un richiamo volontario dei prodotti contestati. In una dichiarazione di Venerdì, 21 aprile Foodwatch è rammaricata di questa risposta poco brillante. I consumatori hanno interpellano direttamente l’amministratore delegato di Auchan Francia, per chiedere il ritiro dei prodotti incriminati. Ma anche per impegni più efficaci per prevenire la contaminazione degli alimenti da oli minerali. Alla luce di tale notizia, Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti” ritiene utile da parte delle autorità sanitarie ma anche dei NAS dei carabinieri, un’indagine a campione sul territorio al fine di verificare l’utilizzo corretto di cartoni di cellulosa vergine e non di materiale riciclato. Sul tema, la nostra normativa è tra le più severe in Europa e vieta l’impiego di materiale riciclato e anche la presenza di scritte all’interno dei contenitori che trasportano questo tipo di alimenti. La necessità di questo genere di precauzioni scaturisce dall’esigenza di evitare qualsiasi contaminazione di un alimento che è in grado di estrarre dal cartone sostanze sgradite. Nel cartone riciclato, infatti, non è raro trovare tracce anche di piombo, ftalati e altre sostanze tossiche.

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