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Un nuovo spray nasale per trattare l’autismo

15 Agosto 2016 da dagata

Un nuovo spray nasale per trattare l’autismo. Per la Sydney University un risultato stupefacente il trattamento sperimentale messo a punto su pazienti che usando lo spray hanno mostrato risultati positivi

L’autismo passa dall’ossitocina. Secondo uno studio dell’Università australiana di Sydney una spruzzatina nel naso di questo ormone dell’amore potrebbe diventare un innovativo e nuovo trattamento per l’autismo che ha già dimostrato aumentati livelli di reattività e consapevolezza da pazienti che si sono sottoposti ai trial clinici. Lo studio è stato condotto su bambini: tra le proprietà di questi ormoni è stata riscontrata quella di permettere agli individui con autismo di socializzare dimostrando di avere risultati incredibili. In questo senso, questo spray nasale potrebbe diventare un ottimo alleato contro l’autismo. L’ormone ossitocina ha diversi usi terapeutici e viene utilizzato per il trattamento di patologie complesse come l’autismo, appunto, ed al controllo del metabolismo dei grassi. La ricerca coordinata dal professor Adam Guastella ha evidenziato che l’ossitocina è in grado di migliorare la reattività e consapevolezza delle informazioni sociali importanti in un rapporto. Inoltre, secondo uno studio dell’Harvard Medical Shool di Boston una spruzzatina nel naso di questo ormone aiuterebbe a migliorare il metabolismo e a ridurre il consumo di calorie, oltre ad essere utile per trattare l’ansia e altre condizioni neurologiche. Il professor Guastella ha dichiarato, il farmaco potrebbe essere messo in commercio per le persone con autismo entro i prossimi cinque anni. L’autismo è un disturbo del neurosviluppo caratterizzato dalla compromissione dell’interazione sociale e da deficit della comunicazione verbale e non verbale che provoca ristrettezza d’interessi e comportamenti ripetitivi. I genitori di solito notano i primi segni entro i due anni di vita del bambino e la diagnosi certa spesso può essere fatta entro i trenta mesi di vita. Attualmente risultano ancora sconosciute le cause di tale manifestazione, divise tra cause neurobiologiche costituzionali e psicoambientali acquisite. Più precisamente, data la varietà di sintomatologie e la complessità nel fornirne una definizione clinica coerente e unitaria, è recentemente invalso l’uso di parlare più correttamente di Disturbi dello Spettro Autistico (DSA o, in inglese, ASD, Autistic Spectrum Disorders), comprendendo tutta una serie di patologie o sindromi aventi come denominatore comune le suddette caratteristiche comportamentali, sebbene a vari gradi o livelli di intensità. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, occorre comunque cautela, anche se i risultati sono molto incoraggianti. In Italia sono 100mila i bambini e gli adolescenti che sono affetti da autismo. Ne soffre un bambino ogni 100 e i maschi sono i più colpiti: 4 volte più delle femmine, senza differenza tra le varie etnie e condizioni sociali.

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