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Linguaggio dei Segni per Comunicare con persone affette da Cecità

12 Novembre 2016 da GiacomoF

Stringere relazioni con persone sordo-cieche oggi non è più un problema grazie al linguaggio per ciechi.

La comunicazione e il linguaggio dei ciechi

L’uomo è un animale sociale e in quanto tale ha la necessità di stringere relazioni e di rapportarsi con i suoi simili. La comunicazione è dunque un aspetto fondamentale della nostra vita per stringere nuovi rapporti e per interagire con gli altri. Il linguaggio e la comunicazione vengono spesso date per scontate, ma è proprio quando queste vengono a mancare che ci rendiamo conto della loro importanza. Per le persone cieche comunicare verbalmente non è un problema. La comunicazione però non è solo verbale.

La comunicazione non verbale, è in grado di comunicare ciò che le parole non comunicano, le nostre espressioni, i nostri gesti e la nostra posizione nello spazio sono elementi di fondamentale importanza. Elementi che non possono essere tenuti in considerazione dalle persone cieche.

La disabilità non è un ostacolo

Per le persone sorde la comunicazione avviene in modo differente, per loro è fondamentale il linguaggio del corpo. Le persone affette da tale disabilità per comunicare utilizzano il linguaggio dei segni. Il linguaggio dei segni è una forma di comunicazione che avviene tramite segni standard e le espressioni del viso e del corpo.

Per le persone sordo-cieche il linguaggio è molto più complesso. Non potendo sentire e nemmeno vedere hanno la necessità di utilizzare un linguaggio creato ad hoc o un linguaggio personalizzato.

Tra le tipologie di linguaggio adatto alle persone sordo-cieche vi è il linguaggio Malossi, una forma di linguaggio che utilizza il tatto ed in particolare il palmo della mano per inviare e per decodificare comunicazioni. Il palmo della mano si trasforma in una vera e propria tastiera. La mano è in grado di comunicare lettere e parole ai soggetti. Tale linguaggio è un linguaggio convenzionale, altre forme di linguaggio per sordo-ciechi non utilizzano uno schema prefissato per inviare comunicazioni, è il caso della comunicazione dei gesti. Il linguaggi dei gesti è solitamente una comunicazione che nasce sia da gesti convenzionali che da gesti e movimenti che la persona mette in atto spontaneamente nel corso della vita. Tra gli aspetti negativi di quest’ultimo linguaggio vi è la difficoltà di decodificare i segnali inviati, che in quanto soggettivi rendono complicata la decodificazione a persone estranee. Questa forma di comunicazione viene definita comunicazione comportamentale ed è perfetta per comunicare con bambini piccoli. In questo caso coloro che riusciranno ad interagire alla perfezione saranno le persone che conoscono bene il bambino e che sono in grado di decodificare i messaggi che invia.

Sistemi di comunicazione

Un altro sistema di comunicazione è la Lis, un linguaggio caratterizzato da gesti e dallo studio delle espressioni facciali attraverso le mani. Tale linguaggio viene utilizzato principalmente da tutti coloro che sono nati sordi e solo successivamente sono diventati ciechi. Tale linguaggio ha la capacità di inviare intere parole o frasi, a differenza del linguaggio Malossi che comunica semplici lettere che unite tra loro formano parole e frasi.

Come avrete capito le forme di comunicazione sono infinite, ed è molto interessante e utile conoscerle, sia per cultura personale sia per riuscire ad interagire al meglio con tutte le persone affette da tale disabilità.

 

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