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Eni: l’AD Claudio Descalzi alla bioraffineria di Venezia con Gentiloni

27 Novembre 2017 da pressreleasecd

Accompagnando il premier Paolo Gentiloni a visitare la bioraffineria di Venezia, l’AD di Eni Claudio Descalzi si è soffermato a illustrare le potenzialità dei progetti di riconversione realizzati dal gruppo nell’ambito delle strategie di sviluppo sostenibile.

Claudio Descalzi

Fare industria rispettando l’ambiente: Claudio Descalzi sulle bioraffinerie di Eni

"Una scelta legata all’ambiente, alla sicurezza sul lavoro, alla trasformazione di un business": questo rappresenta per Claudio Descalzi la Eni Green Refinery di Venezia. L’AD di Eni ne ha parlato in occasione della visita del premier Paolo Gentiloni all’impianto avvenuta lo scorso 24 ottobre. "Un momento importante" lo ha definito il manager, ribadendo che "la transizione energetica e la decarbonanizzazione di questo stabilimento sono l’esempio migliore per dire che si può fare industria nel rispetto dell’ambiente". Una filosofia che ha spinto il gruppo a investire 4 miliardi negli ultimi anni in progetti di riconversione, nei quali "è inclusa anche la chimica verde, su cui un paio di anni fa abbiamo firmato un protocollo": altrettanti saranno investiti nel prossimo quadriennio in questo ambito. Alla base c’è inoltre un efficace lavoro di ricerca, altra area in cui il gruppo si distingue per l’impegno speso, che ha portato allo sviluppo di una tecnologia fondamentale nella riconversione delle raffinerie. La Ecofining, questo il nome, è un’eccellenza al mondo in materia di produzione di biocarburanti di alta qualità: il green-diesel consente infatti di ridurre le emissioni di CO2 del 7% e di panicolato fino al 40% oltre a migliorare l’efficienza del motore. "Venezia e Gela al 2020 produrranno più di 1,1 milioni di tonnellate di biodiesel, una quantità sufficiente per soddisfare tutta la domanda italiana" ha spiegato Claudio Descalzi, sottolineando come la rinascita di questi due impianti sia in parte espressione concreta del processo di trasformazione in chiave low carbon avviato da Eni, sempre particolarmente attento nell’incentivare lo sviluppo sostenibile.

Eni: l’ascesa professionale di Claudio Descalzi, attuale AD del gruppo

In Eni dal 1981, Claudio Descalzi deve anche al gruppo la sua crescita professionale che lo ha portato negli ultimi anni alla nomina di Amministratore Delegato. Inizialmente Ingegnere di giacimento, viene successivamente nominato Project Manager: nei primi anni Novanta ottiene la carica di Responsabile delle attività operative e di giacimento in Italia. Il 1994 segna l’inizio di una serie di importanti esperienze professionali all’estero, prima in Congo e poi in Nigeria, dove è chiamato a dirigere le consociate del gruppo. Negli anni Duemila il manager rientra in Italia per svolgere incarichi di rilievo in ambito dirigenziale: Direttore dell’area geografica Africa, Medio Oriente e Cina (2000-2001), Direttore dell’area geografica Italia, Africa e Medio Oriente (2002-2005), Vice Direttore Generale di Eni – Divisione Exploration & Production (2005-2008), Chief Operating Officer (2008-2014) e Presidente di Eni UK (2010-2014). Nel 2014 arriva la nomina ad Amministratore Delegato del gruppo: il CdA gli ha rinnovato la fiducia nel 2017. Claudio Descalzi è laureato in Fisica: nel 2016 l’Università degli Studi di Roma ‘Tor Vergata’ gli ha conferito una laurea Honoris Causa in Ingegneria per l’ambiente e il territorio.

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