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WHP Bergamo: premiate 90 aziende

7 Dicembre 2017 da e.c.

In campo per la salute e per il benessere sociale. A nome della Rete Europea ENWHP, sono stati premiati oggi da Ats Bergamo e dal gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Bergamo con l’evento «L’anima della Salute», i luoghi di lavoro accreditati nell’ambito del programma «Workplace Health Promotion».

Complessivamente, sono 90 i luoghi di lavoro, per un totale di oltre 30.000 dipendenti coinvolti, ad aver ottenuto l’accreditamento 2017.

Il programma, sviluppato dall’Ats di Bergamo con la collaborazione di Confindustria Bergamo, parte da esperienze che indicano come i luoghi di lavoro siano particolarmente adatti per promuovere la salute e possano svolgere un ruolo di primo piano per ridurre i più importanti fattori di rischio tra i lavoratori.

Obiettivi che, oltre a portare un beneficio sociale e individuale per il dipendente, hanno un effetto positivo anche nel contesto lavorativo: come dimostrato dalle attività del programma WHP, infatti, il clima aziendale migliora, la conciliazione vita – lavoro diventa più efficace, l’adesione dei dipendenti ai valori aziendali è più sentita.

Nello specifico, i casi aziendali presentati durante l’evento di premiazione hanno riguardato il sesto ambito di intervento, quello relativo agli aspetti del benessere e della conciliazione vita-lavoro.

In particolare, Alfa Laval Olmi ha attivato il progetto «Maternity & Paternity Master» grazie al quale i lavoratori hanno potuto conoscere le risorse del territorio a sostegno della famiglia e della genitorialità ed essere introdotti agli strumenti di base di life coaching e della comunicazione in famiglia per un maggior controllo ed equilibrio sia professionale che personale. Il corso ha previsto anche esercitazioni pratiche per sperimentare tra colleghi l’efficacia degli strumenti e delle tecniche apprese.

ABB, invece, ha presentato la propria esperienza di Smart Working «Lavoro Agile @ABB» che consiste nella possibilità di lavorare da casa uno giorno alla settimana, per favorire la conciliazione vita-lavoro. Il progetto ha coinvolto una quota rilevante di lavoratori a Bergamo, Dalmine e in tutta Italia; tra gli effetti positivi segnalati: l’aumento della fiducia tra responsabili e collaboratori, lo sviluppo del lavoro per obiettivi e di nuove modalità di valutazione e anche la crescita della produttività.

Stucchi ha presentato un progetto ambizioso di volontariato d’impresa denominato «Un giorno per gli altri»: grazie a un accordo tra l’azienda e il Consorzio FA – famiglia e accoglienza che gestisce Comunità, pronto intervento e centro diurno per bambini e adolescenti, Comunità mamma e bambini e servizi disabilità.

I dipendenti hanno dedicato un giorno delle loro ferie agli utenti di diversi servizi, supportandoli nelle attività quotidiane, scoprendo realtà sociali del territorio e rafforzando al tempo stesso lo spirito di coesione tra colleghi. L’azienda ha donato alla cooperativa un contributo corrispondente al valore della giornata di lavoro: un doppio investimento sui collaboratori e sul territorio.

Infine, l’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo ha illustrato un’esperienza di pratica della Mindfulness in ospedale che ha tra i suoi obiettivi quello di aumentare la resilienza agli stress e di sviluppare uno sguardo non giudicante su sé stessi e sugli altri. Gli effetti positivi e le applicazioni di questa disciplina sono ben documentati nella letteratura scientifica.

“La promozione del benessere, della salute mentale, della conciliazione tra lavoro e vita privata dei lavoratori rappresenta una frontiera per luoghi di lavoro lungimiranti che nel territorio di Bergamo e provincia sono in continua crescita. La testimonianza di un’evoluzione culturale ormai in corso in molti contesti di lavoro che decidono di farsi carico della salute dei colleghi e collaboratori a 360 gradi, spingendosi fino ai determinanti sociali della salute” sottolinea Marco Cremaschini Coordinatore Scientifico della Rete WHP Bergamo ATS di Bergamo Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria UOS Promozione della salute.

“Siamo partiti nel 2011, primi in Italia, con due aziende accreditate  – ha sottolineato Paola Santini, delegata Whp per i Giovani Imprenditori di Confindustria Bergamo – e da allora abbiamo raggiunto traguardi inimmaginabili in termini di quantità e di qualità delle proposte, grazie anche al network di aziende creatosi.  Questo ci spinge a proseguire nel sostegno del progetto, che riceve significativi finanziamenti da parte di Confindustria Bergamo, per continuare a promuovere concretamente sul luogo di lavoro e in famiglia stili di vita corretti per la salute”.

“La rete WHP continua a crescere, addirittura con un ritmo maggiore del passato e si stanno aprendo frontiere su nuovi tipi di organizzazione come le piccole realtà, e gli artigiani. Un risultato che ci ricorda che spesso non è sufficiente dire alle persone che devono muoversi, perdere peso o smettere di fumare, se non si comprendono le ragioni che impediscono loro di modificare i comportamenti e migliorare il loro livello di rischio. I protagonisti della rete l’hanno compreso e si sono messi in gioco” conclude Mara Azzi, direttore generale di Ats Bergamo.

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