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Fare giustizia nel tempo della rabbia

15 Marzo 2019 da Redaclem

La “questione” della continua generazione di una comunità di relazioni riparative e riconciliative, di una comunità che rende giustizia, chiede di alimentare diverse prospettive. Una prima prospettiva è quella di una nuova risposta al reato, ed alle sue conseguenze. Prospettiva che richiama il diritto penale, il “diritto di punire” direbbe Paul Ricoeur, il valore della norma, la riparazione del danno, il lavoro sulla ferita e l’offesa subita dalle vittime. Una seconda prospettiva riguarda le dinamiche della messa in sicurezza reciproca, le transizioni nei conflitti e le ricomposizioni delle fratture nei legami tra le persone e i gruppi. Questa prospettiva “riprende” i reati dentro le relazioni di convivenza: quelle intersoggettive; quelle legate alle dinamiche di potere e degli esercizi della forza; quelle sociali legate ai meccanismi di inclusione ed esclusione, ai pregiudizi e ai misconoscimenti, alla “costruzione del nemico”.

Si delineano anche altre prospettive: quella educativa e della relazione tra le generazioni, segnata da rotture e interruzioni; quelle della sfida delle diaspore e delle vicinanze – distanze di tragitti identitari ostili, e di memorie nemiche, offese. Su questi orizzonti di convivenza si tratta di avviare nuove pratiche di verità e giustizia. Potremmo, infine, aggiungerne una ulteriore, quella del ripensamento e del ridisegno della vita delle nostre democrazie, perché si rivelino ancora capaci di istituire una convivenza come agorà di confronti e dialoghi in cerca non di omologazioni bensì di cammini comuni.

«Il programma dei seminari tra carcere e università del 2019 si inserisce in una collaborazione feconda che dura da anni e che, tra l’altro, vede lo sviluppo di diversi percorsi formativi tra gruppi di detenuti e gruppi di studenti di laurea magistrale. In università da alcuni anni è attivo un gruppo di studio permanente sulla Giustizia Riparativa. È molto significativo che ai 5 seminari che si svolgeranno all’interno della casa circondariale lavoreranno insieme più di 70 studenti ed alcune decine di persone detenute» – sottolinea Ivo Lizzola, professore ordinario del dipartimento di scienze umane e sociali dell’Università degli studi di Bergamo.

 

21 febbraio 2019

Presentazione del percorso

Interventi istituzionali

Fraternità difficile, fraternità possibile

 

Sergio Manghi, Sociologo – Università di Parma

Don Virgilio Balducchi, già Ispettore Cappellani delle carceri italiane

Università degli Studi di Bergamo – Dipartimento di Scienze Umane e Sociali

Piazzale S. Agostino, 2 

 

7 marzo 2019

Una giustizia senza violenza

Remo Morzenti Pellegrini, Rettore Università di Bergamo

Luigi Pagano, Provveditore Regionale Amministrazione Penitenziaria Lombardia

Monica Lazzaroni, Presidente Tribunale di Sorveglianza di Brescia

Marco Bouchard, Magistrato – Tribunale di Firenze

Casa Circondariale di Bergamo – Via Monte Gleno, 61

 

 

14 marzo 2019

Patire, fidarsi

Luca Alici, Filosofo – Università di Perugia

Maria Inglese, Psichiatria – carcere di Parma

Casa Circondariale di Bergamo – Via Monte Gleno, 61

 

21 marzo 2019

Oltre l’odio, oltre l’offesa

Tim Chapman, Forum Europeo Restorative Justice

Bruna Dighera, Psicologa clinica e giuridica

Casa Circondariale di Bergamo – Via Monte Gleno, 61

 

4 aprile 2019

Decostruire il nemico: una via

Franco Vaccari, Psicologo, Presidente Associazione Rondine Cittadella della pace

Operatori Associazione Rondine

Casa Circondariale di Bergamo – Via Monte Gleno, 61

 

11 aprile 2019

Il rischio dell’incontro

Silvano Petrosino, Filosofo – Università Cattolica Milano

Maria Agnese Moro, testimone

Casa Circondariale di Bergamo – Via Monte Gleno, 61

 

17 maggio 2019

Tavola Rotonda

Fare giustizia nel tempo della rabbia – rompere il circuito del male

Il dibattito vedrà la presenza di diversi attori istituzionali tra i quali hanno già confermato la presenza:

Manlio Milani, Associazione parenti delle Vittime Piazza della Loggia – Brescia

Giovanni Grandi, Filosofo, Università di Padova

Mario Schermi, Formatore – Ministero della Giustizia

Teresa Mazzotta, Direttore Casa Circondariale di Bergamo

Amerigo Fusco, Comandante Casa Circondariale di Bergamo

 

Università degli Studi di Bergamo – Dipartimento di Scienze Umane e Sociali

Piazzale S. Agostino, 2 

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