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“No, non è possibile!!”. In pochi giorni due bimbi di uno e quattro anni lasciati in auto sotto il sole: morti. Dove è successo. I genitori non si danno pace

16 Luglio 2019 da dagata

“No, non è possibile!!”. In pochi giorni due bimbi di uno e quattro anni lasciati in auto sotto il sole: morti. Dove è successo. I genitori non si danno pace

Ancora una volta bambini lasciati sotto il sole cocente. Le tragedie sono avvenute in due nazioni europee. Il primo, in Francia, un bambino di un anno, è stato trasportato in emergenza dove è morto, dopo essere stato dimenticato domenica dai suoi genitori nella loro auto vicino a Pithiviers (Loiret) con una temperatura esterna superiore a 30 ° C. Lo ha annunciato Mercoledì il procuratore della Repubblica di Orleans. Il bambino era stato dimenticato per più di due ore domenica a mezzogiorno dai suoi genitori, di fronte alla casa di famiglia a Gaubertin. Soffrendo di una grave disidratazione, il bambino era stato ricoverato nell’ospedale di Orléans in prognosi riservata. Arrestati i genitori, sono stati rilasciati per consentire loro di andare al capezzale del figlio. Secondo il pubblico ministero, si trattava di “persone inserite, che non sono note ai servizi sociali”. Altra tragedia è avvenuta in Croazia, dove una bambina di quattro anni è morta perché suo padre l’aveva lasciata nell’auto chiusa mentre andava dal barbiere. La bambina è morta all’ospedale per bambini di Rijeka a causa dei gravi danni agli organi vitali che aveva subito causati da shock termico e disidratazione. Il padre di 33 anni aveva parcheggiato l’auto lo scorso giovedì vicino alla città costiera di Rovigno, sulla penisola istriana. Poiché la figlia dormiva, la lasciò nel veicolo bloccando le portiere e andò dal barbiere. Le condizioni della piccola sono da subito apparse gravissime e per giorni è rimasta attaccata al respiratore artificiale nella clinica di Fiume dove era stata trasportata. Martedì il tragico epilogo. Il padre, è stato denunciato. Ogni volta che la cronaca riporta questo tipo di tragedie, commenta Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sembra impossibile che possa succedere. Eppure i casi di bambini piccoli che muoiono dimenticati in auto sui sedili o legati al seggiolino non sono così rari e capitano in famiglie normalissime ed a genitori apparentemente impeccabili e incapaci di fare del male ai propri figli. Per i bambini restare in auto è molto più pericoloso che per gli adulti. Si chiama ipertermia, la loro temperatura corporea si alza più velocemente. Può arrivare già dopo 20 minuti e la morte sopraggiungere in due ore secondo quanto spiega un opuscolo del ministero della Sanità. In auto poi la temperatura può toccare i 40 gradi anche se fuori ce ne sono poco più di 20. Quest’ennesimi drammi però devono essere da monito affinché non accadano mai più.

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