Cerca:
comunicati-stampa.biz
 Login | RSS |

Comunicati stampa

Ogni giorno tutte le informazioni aggiornate dal Web. Richiedi gratuitamente la pubblicazione del tuo comunicato.
Ti trovi su: Home » Weblog » Varie » Blog article: Revoca ad Autostrade: il pensiero dell’ex AD Vito Gamberale al “Corriere della Sera” | Comunicati stampa

Revoca ad Autostrade: il pensiero dell’ex AD Vito Gamberale al “Corriere della Sera”

15 Aprile 2020 da articolinews

“Corriere della Sera”: l’intervento di Vito Gamberale, ex AD di Autostrade per l’Italia, che commenta la possibilità di revoca della concessione alla società del gruppo Atlantia.

Vito Gamberale

“Punirne tre per punire uno”: l’ex AD Aspi Vito Gamberale analizza l’ipotesi di revoca della concessione

Per sei anni al vertice di Aspi (Autostrade per l’Italia) e di Atlantia, Vito Gamberale ne ha guidato la privatizzazione. Oggi il manager torna a parlare della sua esperienza nel gruppo, intervenendo sul “Corriere della Sera” su uno dei temi più dibattuti negli ultimi mesi. “Vorrei apportare le mie riflessioni sulla iniziativa del governo di revocare la concessione ad Aspi, quindi privare Atlantia del suo asset più importante” esordisce nell’articolo pubblicato lo scorso 3 gennaio. Il manager sottolinea in particolare come il carattere punitivo di una tale decisione possa finire per ricadere su tutti gli altri azionisti del gruppo: “Perché allora una giustizia di piazza deve precedere la giustizia competente? Come insegna la storia, la giustizia in piazza non è reclamata dalla piazza; serve solo a qualcuno per rafforzare il proprio potere del momento, salvo poi trovare la ghigliottina per se stesso, dietro l’angolo”. Come sostiene Vito Gamberale “punire sommariamente i Benetton significherebbe punire tutti gli altri azionisti di Atlantia, che come quote sono circa 3 volte i Benetton. Cioè per punire uno, da nessuno inquisito, si uccidono altri 3 innocenti!”.

Vito Gamberale: sul “Corriere della Sera” le considerazioni del Top Manager

Nella sua tesi espressa sul “Corriere della Sera”, Vito Gamberale si sofferma su un punto fondamentale: “Le aziende sono perimetri di rischio. I manager sono pagati bene dagli azionisti per gestire i rischi e accollarseli. Non significa strumentale presa di distanza da parte degli azionisti. Significa che le responsabilità fanno capo a chi vive l’azienda nella sua quotidianità ordinaria e straordinaria”. Il manager si interroga anche sulle eventuali responsabilità del Ministero delle Infrastrutture: “Sul caso del ponte Morandi di Genova c’è da chiedersi se è esente da responsabilità o se è stato assente nel ruolo. Il controllore non ha minori responsabilità del gestore. E non parlo della ministra, relativamente nuova nel ruolo”. Vito Gamberale ricorda quindi come la privatizzazione di Autostrade portò negli anni della sua gestione a “uno slancio di rinnovamento, di attenzione alla sicurezza, ai servizi, al dialogo con lo Stato, con le istituzioni”. Dietro un progetto preciso: rendere le infrastrutture un’industria, come poi fu fatto con F2i. “Il processo farà capire se mai la finanza si sia sostituita all’industria, o se la cupidigia e lo stile dei manager e la negligenza ed inadeguatezza del ministero competente abbiano prevalso. O magari riserverà altre sorprese, emergeranno altre cause” osserva infine nell’articolo.

Inserito in Varie | Nessun Commento »

Lascia un commento

Nota bene: I commenti saranno soggetti a moderazione.