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Claudio Descalzi, Eni: l’analisi dell’AD sui risultati del primo trimestre 2022

17 Maggio 2022 da pressreleasecd

Eni presenta i risultati del primo trimestre 2022: in un mercato caratterizzato da tale volatilità era cruciale rimanere finanziariamente disciplinati, come evidenzia l’AD Claudio Descalzi.

Claudio Descalzi

Eni cresce nel primo trimestre 2022: la soddisfazione dell’AD Claudio Descalzi

“La nostra performance ha dimostrato solidità e resilienza in un contesto di estrema volatilità dei prezzi e di incertezza a causa della guerra in corso e delle tensioni internazionali”: l’AD Claudio Descalzi commenta i risultati raggiunti da Eni nel primo trimestre dell’anno. “Abbiamo conseguito un Ebit adjusted di Gruppo di €5,2 miliardi, con un incremento di €3,9 miliardi rispetto al primo trimestre 2021 dovuto al robusto andamento della E&P grazie al forte scenario prezzi, e di GGP sostenuto dalla crescita del business internazionale del GNL e dalla flessibilità del nostro portafoglio di approvvigionamento. Abbiamo realizzato un utile netto di €3,3 miliardi”, spiega l’AD. In un mercato caratterizzato da tale volatilità, era cruciale rimanere “finanziariamente disciplinati”: in questo modo “abbiamo generato un free cash flow organico di €1,8 miliardi, nonostante i maggiori fabbisogni di capitale circolante connessi alla stagionalità delle vendite di gas resi ancora più accentuati dall’aumento delle quotazioni delle materie prime”. Non a caso nel parlare della performance di Eni nel primo trimestre 2022 l’AD Claudio Descalzi sottolinea gli “evidenti progressi” raggiunti “nell’attuazione della nostra strategia volta a garantire sicurezza e sostenibilità del sistema energetico mantenendo il nostro forte impegno a una giusta transizione energetica e alla creazione di valore per i nostri stakeholders”.

Claudio Descalzi: abbiamo reagito con rapidità alle mutate condizioni del mercato energetico

“Il trimestre è stato caratterizzato da rilevanti sviluppi strategici per Eni”: come fa notare l’AD Claudio Descalzi in merito ai risultati registrati nei primi tre mesi dell’anno “abbiamo reagito con rapidità alle mutate condizioni del mercato energetico facendo leva sulla dimensione globale del nostro settore upstream e sulle consolidate relazioni con i Paesi produttori per identificare nuove opportunità di forniture per l’Europa, incrementali e alternative a quelle esistenti”. La chiusura di “importanti accordi con Algeria, Egitto e Congo, e un altro ancora in Angola, che rafforzano ulteriormente le attività congiunte con le società di stato locali con l’obiettivo di promuovere maggiori flussi di export di gas naturale a beneficio dell’Italia e dell’Europa nel contesto della transizione verso un’economia decarbonizzata”. Inoltre è stato completato “con successo” l’iter di quotazione della consociata upstream norvegese Vår Energi di cui Eni detiene il 64% e lanciata con BP l’operazione di integrazione dei rispettivi rilevanti portafogli upstream in Angola. L’AD Claudio Descalzi parla anche di Plenitude: “La nostra controllata che integra le energie rinnovabili con il retail gas&power procede verso la quotazione entro il 2022 subordinata alle condizioni di mercato ed abbiamo annunciato la prossima costituzione di una impresa per la Mobilità Sostenibile che combinerà le nostre bioraffinerie, il nostro network di punti vendita multi-prodotto, multi-servizio e la relativa clientela”. Ed è grazie a Plenitude e alla Mobilità Sostenibile che Eni punta “ad offrire alla nostra clientela distintivi prodotti decarbonizzati e servizi sostenibili”. E ancora nel trimestre “abbiamo completato con successo l’offerta iniziale di sottoscrizione presso il listino londinese delle azioni di NEOA, un veicolo che identificherà opportunità di acquisizioni nei settori della decarbonizzazione e transizione energetica”.

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