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Cosa sono i backlinks e cosa è il SEO off-page

27 Maggio 2022 da choku

Si chiama backlink un collegamento ipertestuale che collega due siti.

Quando una pagina riceve un link, parliamo di backlink, mentre se una pagina inserisce un link verso un’altra risorsa, si chiama link esterno, ed è uno dei fattori di ottimizzazione per i motori di ricerca.

Per la precisione, tutti i fattori che modificano il posizionamento della pagina esterni ad essa, fanno parte della SEO off-page.

L’intervento off-page più famoso mira ad aumentare la visibilità del sito tramite la costruzione di una rete di link.

In gergo tecnico chiamiamo questa operazione link building. Se non hai grande confidenza con questi argomenti un po’ tecnici, trovi qui l’intervista di Rixalto Media in cui si parla di SEO e SEM.

 

Link Building e Google

Secondo regole di Google, il concetto stesso di link building si muove contro l’idea di rete portata avanti dal motore di ricerca, secondo cui l’assegnazione di un link è la materializzazione della popolarità, non la mercificazione della stessa.

Quali link accettare?

Non tutti i backlink sono utili al sito, ma solo quelli provenienti da siti che hanno una compatibilità di argomenti (e keyword) con la pagina linkata.

Un altro fattore è l’autorità della pagina e del sito, un fattore per molti anni taciuto dallo stesso Google.

Per essere più precisi, un sito esterno al nostro contribuisce alla nostra popolarità in proporzione alla sua autorevolezza e alla sua rilevanza: il primo parametro risulta oggettivo, rappresenta la visibilità del sito.

Il secondo parametro è soggettivo e rappresenta quanto le informazioni / keywords presenti nel testo siano associabili con le nostre.

Composizione di un backlink

Il punto di contatto tra i siti, il backlink appunto, dovrebbe esprimere la pertinenza del contatto stesso. Ogni backlink è composto da un collegamento ipertestuale (al sito) e da un testo, chiamato Anchor Text. Per comprendere di cosa si parli, faremo un esempio pratico:

<a href=”https://www.ansa.it”>Prova Anchor</a>

Il codice qui sopra è HTML, in cui la stringa di testo dopo “href” rappresenta il link e “Prova Anchor” è l’anchor text.

Il link inserito è di tipo testuale, ma esistono anche link inseriti nell’immagine o tramite javascript.

Come dicevamo in precedenza, visto che il valore di un backlink dipende dall’autorevolezza e dalla rilevanza del sito, potrebbe capitare di doverne rifiutare qualcuno per non incorrere in problemi di negative SEO, tramite il tool di disawov.

Il disawov permette di segnalare a Google di non prendere in considerazione una risorsa che linka al nostro sito ma che non controlliamo.

Nel caso in cui non si voglia passare autorità ad un sito, ma la pagina in cui inserisce il link è la nostra, basta aggiungere il parametro nofollow al tag HTML (rel=”nofollow”), un’istruzione che blocca il legame di valore tra i due siti (ma non il crawling effettivo degli spider, che incamerano comunque il dato).

I link Nofollow sono utili

Per definizione, i link nofollow non permettono il passaggio di link juice. In poche parole, un link posizionato esternamente al nostro sito ma che punta ad esso non trasmette nessuna visibilità, indipendentemente dall’autorità del sito.

Se da una parte la mancata ricezione di “forza” da un sito impedisce al nostro sito di aumentare la sua popolarità agli occhi dei motori di ricerca, da un punto di vista meramente umano è comunque connesso (il link è presente).

Un link, indipendentemente dal fatto di essere follow o nofollow, permette il transito di traffico entrante.

Sebbene non sia un fattore di posizionamento permanente, il traffico aumenta comunque la visibilità e il valore del nostro sito agli occhi dei motori di ricerca.

Strategie complesse di link building, se gestite oculatamente da un consulente SEO, utilizzano link follow e nofollow.

Machine learning e backlink

Sebbene sia sempre di importanza capitale, la link building non detiene più il primato assoluto tra le pratiche SEO.

La sfida dei motori di ricerca negli ultimi anni è quella di eliminare la dipendenza dai link per mappare la rete.

Sebbene i primi esperimenti in merito siano stati compiuti (da parte del motore di ricerca Yandex) e risultati fallimentari, la direzione da percorrere pare inevitabile e decisa a ridimensionare il valore dei backlink.

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