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Mostra Collettiva Internazionale “Omaggio alla Primavera”

17 Maggio 2022 da Maria76

OMAGGIO ALLA PRIMAVERA”

Mostra Collettiva Internazionale

Presentazione dello Storico e Critico d’Arte Prof. Giorgio Grasso

Evento a cura del Critico d’Arte e Curatrice Maria Palladino

Inaugurazione Sabato 21 Maggio ore 18:00

Fin dalle epoche più remote l’equinozio di primavera (attualmente fra il 19 e il 21 Marzo, dipendentemente dalla posizione della terra rispetto al sole) ha contrassegnato il periodo di passaggio fra il buio e il rigore dell’inverno e il risorgere della natura come momento magico, misterico e mistico, fautore di ricostituzione, fisica e spirituale e di passaggio attraverso le fasi fondamentali della nascita, riproduzione e morte, degli individui come di tutti gli organismi viventi.

Alle origini della storia dell’umanità il culto della “Grande Madre” fra era Paleolitica (2,6 milioni di anni fa – circa 10.000 a.C.) e Neolitica (10.000 a.C. – 4500-2000 a.C.), determinava una struttura della società incentrata sul ruolo della donna, custode dei segreti della fertilità, della genesi e della dissoluzione: la Madre rappresentava la Terra, la protezione e l’accoglienza, la creazione e la distruzione, il trascorrere del tempo, le stagioni, le fasi lunari; nei successivi stadi dello sviluppo della civiltà, nei “Misteri Eleusini” (antecedenti al VI sec. a.C. e fino al 396 d.C. in Attica), la venerazione della femminilità e del potere ad essa connesso, si collega al mito di Demetra o Cerere, dea delle messi, e a sua figlia Persefone o Kore (“la fanciulla”), che rapita da Ade e portata negli Inferi, venne a lungo cercata dalla madre, finché l’intervento riparatore di Zeus, fratello di Ade, non consentì a Persefone il permesso di dimorare per sei mesi nel regno dei morti e per sei mesi sulla terra. Nei sei mesi in cui Persefone, poi Proserpina per i romani, torna sulla terra, la natura rifiorisce e il sole torna a splendere, come nel ciclo di tutte le cose.

In seguito, l’affermarsi di società e religioni patriarcali, spostò il fulcro del potere creativo dal femminile al maschile, come nei Bacchanalia della Magna Grecia (VI – V sec. a.C. – 186 a. C.), diffusisi a Roma dal II sec. a. C. e in cui comunque dapprincipio erano ammesse sole donne, e nella coeva filiazione dei Misteri Orfici, i quali prefiguravano la natura divina dell’anima, immortale e trascendente, e la necessità della purificazione in vita.

In ognuna di queste celebrazioni della Primavera, la rinascita è frutto di un percorso di crescita spirituale, che implica uno smarrirsi nel buio della coscienza o dell’esperienza mistica, per sottostare ad un ‘espiazione e ad una resurrezione, attraverso la quale l’anima si ricongiunge alla sua matrice terrena e ritorna al mondo, senza più paura della morte.

Questa esposizione intende celebrare lo splendore dei colori e il rigoglio della vegetazione in primavera, come anche il desiderio di rigenerazione, in rappresentazioni realistiche, naturalistiche, o simboliste, nelle forme della scultura e della pittura, dove le cromie accese e l’irrompere dell’entusiamo gestuale fanno percepire anelito ad un ritrovato senso della bellezza, e della condivisione, oltrepassando il buio passato, per rinvenire ad una nuova vivida realtà. 09.05.2022 Maria Palladino

In esposizione opere degli artisti:

Alexandra Van Der Leeuw, Alfredo Baracco, Algida Temil, Anna Rita Valenzi, Annamaria Frisone, Barbara Zaccheo, Carlotta Castelletti, Carmelina D’Agati, Chiara Pradella, Claudia Mancinotti, Daniela Gherardo, Dimitrina Simeonova, Egle Piaser, Elena Dunaeva, Eloisa Missinato, Emanuela Di Caprio, Emilia Sulea, Gabriella Mariano, Gabriella Zedda, Germana Bedont, Jacek Rozmiarek, Luciana Gravina, Manuel Silvestrin, Marcos Gutierrez, Maria Grazia Chinaglia, Mariagrazia Zanetti, Marisa Paola Fontana, Maurizia Broggi, Orietta Sartori, Paolo Scafetti, Piergiorgio Dessì, Roky Marchese, Salvo Kim Vaccaro, Silvia Grazioli, Simonetta Pantalloni, Susanna Gatto, Tonino Gaudioso, Vincenzo Torella, Virginio Bruscagin.

Galleria La Teca, Corso Umberto I, n. 56, Padova.

La mostra resterà visitabile fino al 7 Giugno.

Orari di apertura: Mercoledì – Sabato, 10:30 – 12:30, 14:00 – 19:30. Lunedì e Martedì chiuso. Domenica su appuntamento: per informazioni chiamare 3474670115

Ingresso libero.

Per informazioni:

Maria Palladino

3341695479

audramsa@outlook.it

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