Comunicati stampa

Continuano ad arrivare segnali positivi dall’Argentina, la cui economia rimane un osservata speciale da parte della comunità internazionale, anche e soprattutto per via delle imminenti elezioni presidenziali.

La crisi dell’economia

L’economia del paese sudamericano è attanagliata da una crisi finanziaria che ricorda quella di 20 anni fa, quando l’Argentina finì in default e ci fu il famoso corralito. I numeri sono drammatici e testimoniano una situazione complicatissima. Il tasso di inflazione è salito al nuovo massimo del 115% su base annua, mentre il valore del peso è crollato rispetto al dollaro statunitense sui minimi storici, e non c’è trailing step che tenga.

In questo contesto il Paese sta per andare alle urne il prossimo 22 ottobre. Proprio la situazione in cui si trova fa capire perché il grande favorito di questa tornata elettorale sia il candidato dell’estrema destra Javier Milei. Il suo trionfo alle primarie di agosto sembra spianargli la strada verso la presidenza, anche perché il presidente Fernandez non si è ricandidato e il suo braccio destro Sergio Massa non gode di grande popolarità, viste le forti misure di austerità messe in atto quale ministro dell’economia.

La svolta

Milei è visto dal popolo come un elemento di rottura rispetto al passato, come lo sono stati Trump o Bolsonaro. Il fatto che le sue idee cominciano a piacere anche all’elite finanziaria del paese è un segnale molto importante verso una possibile svolta anche per l’economia Argentina.

Le intenzioni di Milei sono per molti versi rivoluzionarie, soprattutto per quanto riguarda i rapporti tra Argentina e il resto del mondo. Il candidato di estrema destra vuole dire addio al peso e spingere l’economia argentina verso una dollarizzazione, anche perché vuole rapporti sempre più stretti con gli Stati Uniti. Allo stesso tempo intende raffreddare quelli con Brasile, Cina e Marcosur, proprio mentre il presidente brasiliano Lula cerca di andare nella direzione opposta (tanto da immaginare una moneta unica dei Brics).

La Borsa apprezza

Milei potrebbe quindi diventare l’uomo che stravolge gli equilibri politici e dell’economia di tutta l’America Latina. Proprio su questo aspetto intanto la borsa Argentina sta speculando con vigore. Nei primi 9 mesi del 2023 ha quasi triplicato il suo valore (+183%, dati Pocket Option), grazie agli energetici e alla speculazione – ha registrato una impennata, raggiungendo un picco storico il 28 agosto a 685.000 punti.