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Industria della moda, il fatturato continua a migliorare

1 Gennaio 2024 da helly

Nonostante diverse problematiche congiunturali, l’industria della moda Italiana continua a marciare a ritmo spedito, tanto che il 2023 dovrebbe chiudersi con un incremento del fatturato di circa il 4%.

L’andamento dell’Industria della moda

moda negozioL’ultimo resoconto, firmato dalla Camera Nazionale dell’Industria della moda Italiana, evidenzia che l’anno in corso dovrebbe terminare con un fatturato di circa 103 miliardi di euro. Anche se non rappresenta una crescita poderosa, è comunque un segnale importante tenendo conto delle notevoli difficoltà che sta vivendo il settore.

Problemi congiunturali

L’inflazione elevata ha rappresentato un fardello pesante per l’industria della moda, dal momento che ha compresso i consumi privati. Oltre a questo bisogna anche considerare le due guerre attualmente in corso (quella in Ucraina e quella nella striscia di Gaza) e la crisi del Real Estate in Cina, che è un mercato di importanza capitale per l’industria della moda.
Proprio tenendo conto di queste difficoltà, si può dire che il settore stia reggendo molto bene alle problematiche. Peraltro le aspettative sono positive anche per il 2024.

La frenata è alle spalle

L’industria della moda Italiana aveva cominciato il 2023 con un passo deciso, chiudendo un primo trimestre in modo brillante. Verso la metà dell’anno si è però concretizzato un rallentamento, culminato nella forte battuta di arresto vissuta a settembre quando il fatturato è sceso del 7,2% rispetto a quello dell’anno precedente (dati Pocket Option Italia). In particolar modo hanno sofferto le filiere tessili e della pelle. Nel terzo trimestre, il raffreddamento dei prezzi ha contribuito ad accentuare la battuta d’arresto.

Il tracollo di settembre ha provocato il bilancio negativo dell’intero terzo trimestre, ma se consideriamo i primi nove mesi del 2023, il fatturato segna una crescita del 5% rispetto allo stesso periodo del 2022.

La prospettiva

Gli scenari relativi al prossimo anno sono giudicati in maniera ottimistica dagli attori del settore, che si aspettano un contributo forte dalla ripresa dei consumi grazie alla riduzione dell’inflazione, che aveva provocato un sell limit order da parte della clientela privata e retail. Dovrebbe riprendere anche la crescita del numero delle quantità prodotte, seguendo un trend che era iniziata subito dopo della crisi Covid e che si è fermato proprio verso la metà di quest’anno.

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