Mercato del rame, il problema del futuro è la carenza di offerta
helly
Il ruolo del rame è diventato sempre più importante negli ultimi anni. Oltre ad essere fondamentale per l’edilizia, il metallo rosso è anche essenziale per il percorso di transizione energetica in atto. Per questo motivo il mercato del rame sta affrontando una fase molto delicata, e nei prossimi anni la situazione potrebbe diventarla ancora di più.
La forte pressione sul mercato del rame
La domanda globale del metallo rosso è destinata a crescere in misura significativa nei prossimi anni, soprattutto per l’espansione dei progetti di energia rinnovabile e delle infrastrutture di trasmissione.
Secondo alcune stime, la domanda globale di rame crescerà di circa il 70% entro il 2050, raggiungendo un volume complessivo di 50 milioni di tonnellate. Il tasso di crescita annuo composito (CAGR) dovrebbe essere del 2,6% per i prossimi 10 anni, rendendo minime le possibilità di uno zero spread tra domanda e offerta di mercato.
La transizione verde
Sul totale dell’aumento di domanda di rame, circa un quarto sarà dovuto alla crescita delle applicazioni nella transizione energetica. Attualmente rappresenta soltanto il 7%. Per i Data Center di tutto il mondo il contributo attuale è dell’1% ma dovrebbe salire al 6%. La richiesta dal settore dei trasporti potrebbe invece passare dall’attuale 11% al 20% entro il 2030, soprattutto per via della diffusione dei veicoli elettrici.
Proprio il primo boom di richieste di auto elettriche aveva innescato una fiammata dei prezzi del rame un paio di anni fa. La crisi dell’industria automobilistica ha poi fatto ritracciare il prezzo.
Il problema dell’offerta
Uno scenario del genere si avvia a creare uno squilibrio di mercato. Per evitare che ciò accada, non c’è alternativa ad un’opzione binaria: o aumenta l’offerta, o cala la domanda. Il guaio è che mentre la richiesta viaggerà ancora in aumento, l’offerta di rame dovrebbe crescere soltanto in misura limitata.
Anche se le aziende di tutto il mondo stanno investendo per espandere le operazioni minerarie, i tempi sono lunghi, mentre le miniere già attive hanno una potenzialità estrattiva che via via si va riducendo sempre di più.
Per il mercato del rame si prospetta quindi un deficit di offerta, perché l’industria in teoria avrebbe bisogno di circa 2.100 miliardi di dollari di investimenti per riuscire ad adeguarsi alle richieste che arriveranno in futuro. Il deficit di offerta potrebbe spingere il prezzo del rame verso nuovi record.
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