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Saul – performance di movimento e gesto

3 Maggio 2007 da cloda

S139- COMPAGNIA TEATRALE E D’ARTE presenta venerdì 11, sabato 12 e domenica 13 maggio 2007 Teatro delle Erbe – Milano | ore 21 SAUL Performance di movimento e gesto ideata, scritta e diretta da Matteo Mo con Elisa e Mara Risitano scenografie ideate da Matteo Mo e realizzate da Istvan Zimmermann – Plastikart in collaborazione con il laboratorio PkLab musica Valeria Fondi Di Pietro con il patrocinio del Comune di Milano – Settore Sport e Tempo Libero prodotto da Sabaoth Coop. Sociale onlus
Al Teatro delle Erbe di Milano via Mercato, dall’11 al 13 maggio, andrà in scena in prima nazionale lo spettacolo – performance SAUL, presentato dalla compagnia teatrale S139 per la regia di Matteo Mo, con il patrocinio del Comune di Milano – Settore Sport e Tempo Libero e prodotto da Sabaoth Coop. Sociale onlus. Si tratta di un progetto artistico con il quale S139 inizia il suo cammino nella costruzione del cosiddetto Teatro Bonsai, un nuovo modo di pensare il teatro che mira a riflettere sulla figura stessa dell’attore e sulla funzione etica della pura teatralità.

SAUL è uno spettacolo denso di simbolismi, dove tutto è ridotto ai minimi termini: la scenografia è scarna, minimale; il palco è nudo, illuminato da qualche faro e alcune lampade; la durata ridotta a 45 minuti. Protagonisti della scena due attrici e una lavatrice, ovvero l’essere umano e l’oggetto-simbolo a confronto: la loro relazione è fatta di gesti portati all’estremizzazione, attraverso la danza, la “spettacolarizzazione” e soprattutto la scenografia, finalmente co-protagonista della scena e non più semplice decorazione. Ne nasce una pièce intensa e autentica, dove improvvisamente è l’oggetto ad essere chiamato attore in base alla direzione che la scena si sceglie ed è il gesto ad avere la forza di creare, divenendo recitato, danzato, musicato. Interamente ideato, scritto e diretto da Matteo Mo, direttore della compagnia, Saul è frutto della collaborazione professionale di tutti i componenti del gruppo. Elisa e Mara Risitano, oltre ad essere protagoniste dello spettacolo, ne hanno curato le traiettorie coreografiche. La colonna sonora dello spettacolo – “My Love” – nasce dalla sensibilità di Valeria Fondi Di Pietro, con l’arrangiamento e l’orchestrazione di Franco Muggeo. Infine, la costruzione materiale delle scenografie (ideate dallo stesso Mo), è affidata allo scultore Istvan Zimmermann e al suo studio Plastikart di Cesena (in collaborazione con il laboratorio Pklab), già costruttore di molte scenografie della compagnia Societas Raffaello Sanzio di Romeo Castellucci, tra i più grandi nomi della performance internazionale. (maggiori informazioni visitando www.plastikart.net) La mostra fotografica di Tommaso Borrello documenta l’intero lavoro di costruzione di Saul. La si potrà visitare presso il Pub Le Pecore di Milano in via Fiori Chiari 21. (maggiori informazioni sul sito www.lepecore.com) IL TEATRO BONSAI «Ci impegniamo nella costruzione del cosiddetto Teatro Bonsai, proposto come un forziere-domanda che mira a mostrare i resti di quella creatura chiamata “attore”». Matteo Mo Per Matteo Mo il Teatro Bonsai è paragonabile alla scatola nera di un aereo.
Un cubo mimetico che vuole codificare lo stato attuale dell’arte scenica. Dobbiamo mettere ordine lassù, dove tutto avviene, creare condizioni limite che permettano tale operazione. Tutto diventa minuscolo: le scene, il numero di performer, le parole, il tempo, lo stato dell’azione. L’elemento più curioso e particolare riguarda le scenografie: non resteranno mai più soltanto a guardare.
Non hanno nessuna intenzione di rimanere semplici orpelli accompagnatori dei gesti e della “verbalizzazione” dell’attore. Cominciano a prendere coscienza. Non è più tempo di immobilità, ma di vita. L’immagine che se ne trae è quella di un continuo movimento. La materia, che ha così tanto potuto vedere e comprendere dell’arte del “teatrare”, vuole rilasciare la sua lunga testimonianza. Il Teatro-Bonsai non è un teatro fai-da-te, ma un’istituzione che si fa da sé. La durata di tali eventi è ridotta al minimo: Bonsai non ha paura delle sintesi, ha completamente ingoiato i cosiddetti “in più”. E’ innamorato della cinematografia: la profetizza, l’accudisce, la coccola. Ha la velocità di una poesia letta e gettata nel vento: non per essere dispersa, ma per meglio venir recepita. Ampio è il rifiuto della tradizione. Inutile far notare che l’arte plastica assume il ruolo di grande protagonista in un simile processo.
Il resto è da osservare perché esiste e vuole concedersi. CURRICULA La compagnia teatrale S139 nasce a Milano nel 2004. Dopo alcune brevissime incursioni nel teatro classico si propone, con il suo entourage di composizione eterogenea, di mettere a fuoco il concetto di autenticità scenica e di procedere con lo studio e il confronto dei diversi metodi teatrali che finora i nostri tempi hanno prodotto. Questo cammino li porta ad alcuni contrasti con la famosa teoria di Stanislavskij che decidono di non sostenere e, anzi, di modificare. Non è utile, secondo il loro personale pensiero, divenire un personaggio, ma costruire una essenza realistica restando sé stessi ed attingendo alla propria ricchezza interiore. I primi esperimenti di questa decisione si verificano con il buon successo di un particolare seminario, chiamato LO SPAZIO POETICO, che trova respiro nel territorio del milanese e in altre svariate zone dell’Italia del Sud. Oltre alla coltivazione di questo “giardino” pedagogico, la loro creatività si estende nella produzione di alcuni spettacoli che S139 preferisce definire “EVENTI”, perché all’interno di essi saranno molte le vie espressive che decideranno di incontrarsi. Il primo “evento” reso pubblico ha nome “Saul”: il manifesto delle nuove teorie sul Teatro Bonsai elaborate da Matteo Mo.
Matteo Mo ha seguito studi di dizione, corpo e mimo, canto, cultura teatrale, storia del costume, voce, recitazione, arrivando a conseguire il diploma di dizione presso l’Accademia dei Filodrammatici di Milano. Ha lavorato nel prestigioso Workcenter di JERZY GROTOWSKI & THOMAS RICHARDS di Pontedera. Interpreta il ruolo di Calibano, dalla Tempesta di Shakeaspeare, con la regia di Michal Znaniecki, partecipando al XXIV Cantiere Internazionale D’arte di Montepulciano. Ha condotto un seminario teatrale nella sezione femminile del carcere di Monza. E’ co-fondatore della S139, a cui partecipa attivamente come regista, attore e stagista. Mara Risitano in Mo – inizia giovanissima a lavorare in teatro al fianco dell’attore e regista Carlo Rivolta interpretando diverse letture sceniche. Dopo il liceo classico frequenta contemporaneamente la facoltà di Lettere Moderne all’Università di Pavia e il corso teatrale "Anabasi" al C.R.T. di Milano, dove incontra alcune grandi personalità della scena teatrale, tra cui: Leo De Berardinis, François Kahn, Marcello Bartoli e Mauricio Paroni De Castro. A 23 anni consegue il diploma presso l’Accademia dei Filodrammatici di Milano dove studia recitazione, uso e impostazione della voce, canto, dizione, acrobatica, mimo e storia del teatro. Una delle sue specialità è cimentarsi nella composizione di progetti che, con linguaggi sempre innovativi, esplorano la teatralità della letteratura. E’ co-fondatrice della S139. Elisa Risitano – danzatrice e coreografa. Ha frequentato dal 1986 al 1998 l’Accademia Franchino Gaffurio di Lodi studiando danza classica con Wang Mei Zhang (ex-insegnante presso il Teatro della Scala di Milano). La sua formazione si estende in una estrema ricerca, che va a toccare diversi tipi di discipline riguardanti lo studio del movimento, tra cui il teatro danza che la porta a frequentare un seminario didattico formativo (con produzione finale di uno spettacolo) con Susanne Linke e Avi Kaiser presso l’Atelier di Teatro Danza della Scuola D’arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. Ora collabora stabilmente con la Compagnia S139. Valeria Fondi Di Pietro – dopo aver conseguito la maturità scientifica ed aver studiato pianoforte, si iscrive alla Scuola Civica Di Cinema Di Milano. Frequenta nello stesso periodo un laboratorio di Teatro con Antonietta Storchi e un laboratorio fotografico. Questo suo percorso la spinge ad affrontare una produzione artistica utilizzando linguaggi diversi. Scrive e dirige un cortometraggio dal titolo Il vento soffia dove vuole, componendo anche le musiche della colonna sonora. Affronta l’installazione d’arte con successo, esponendo a Milano nella zona di Brera due opere di tipo “visivo-sonoro”: Invisibili frequenze e Le mura di Gerico. Collabora con la Compagnia S139. COORDINATE GENERALI Titolo spettacolo SAUL Regia di Matteo Mo Durata 45 minuti Sito internet www.teatrobonsai.org Sede TEATRO DELLE ERBE via Mercato 3 – Milano (info 02 86 46 49 86) Date e orario ore 21.00 venerdì 11, sabato 12 e domenica 13 maggio 2007 Come arrivare MM2 fermata Lanza – Linee tram: 3-4-12-14. Bus 61 Informazioni al pubblico Teatro delle Erbe tel. 02 86 46 49 86 (lun-ven dalle 15.30 alle 19; durante le serate dello spettacolo dalle 20 alle 21) Biglietti 15 € ingresso intero 12 € ingresso ridotto (fino a 26 anni) 10 € per gruppi di giovani (fino a 26 anni) che verranno in numero almeno pari e superiore a 3 persone Ufficio Stampa Claudia Zambianchi 339 46 759 64 | cloda@email.it

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