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Un altro scandalo della “carne”. Plastica in alcune polpette del McDonalds in Giappone

6 Gennaio 2015 da dagata

Un altro scandalo della “carne”. Plastica in alcune polpette del McDonalds in Giappone.

 

La catene di fastfood McDonald ha bloccato la vendita dei nuggets di pollo nei 3.100 fast food presenti in Giappone. Secondo un portavoce della filiale giapponese del gruppo americano, sabato scorso un cliente a Misawa (Nord) ha trovato un pezzo di questo materiale non commestibile in una polpetta prodotta in un impianto della Thailandia. McDo immediatamente ha ordinato ai circa 3.100 ristoranti nell’arcipelago di non vendere i nuggets provenienti dalle stessa filiera di produzione. “Studieremo come possono verificarsi questi episodi,” ha detto il portavoce. Questo incidente si verifica dopo che lo scorso anno McDonald era stata coinvolto in un clamoroso scandalo della sanità. Il gruppo ha dovuto interrompere l’importazione e la vendita nell’arcipelago di tutti i prodotti contenenti pollo proveniente dalla Cina, perché alimenti non conformi alle norme di buona fabbricazione, per i quali non hanno esitato ad usare carne scaduta. È per tali ragioni che ha spinto il McDonalds ad acquistare dai siti di produzione di pollame della Thailandia.

Alla luce di tale notizia e degli scandali in mezza Europa che si susseguono in materia di frodi alimentari che vedono la carne destinata al consumo umano e suoi derivati quale principale protagonista, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” rileva che ancora una volta il sistema di tracciabilità delle carni ha offerto i suoi buchi neri che alla fine potrebbero pesare ancora una volta sulla salute e i diritti dei consumatori.

Se quindi facciamo appello alle istituzioni europee di adottare migliori strumenti normativi e a livello di controlli che garantiscano la tracciabilità, invitiamo comunque anche le autorità sanitarie italiane ad amplificare le verifiche su tutti i prodotti a base di carne che provengono da oltre confine.

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