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Il depolveratore è un macchinario in grado di aspirare aria e filtrarla con diversi gradi di filtrazione così da separare le polveri medie, fini e impalpabili.

A seconda dei modelli, questi macchinari possono essere provvisti di sistemi di pulizia automatica ad aria compressa, che aiutano a mantenere costante la perdita di carico e con essa l’aspirazione.

Funzionamento dei depolveratori

Il funzionamento di questi macchinari si basa sull’immettere in una “camera di calma” l’aria polverosa, che subisce un primo abbattimento, in questo modo le polveri più grossolane precipitano in una tramoggia, mentre il fluido attraversa le maniche filtranti dall’esterno verso l’interno, a questo punto le maniche filtranti bloccano le rimanenti particelle inquinanti.

Il buon funzionamento dei depolveratori è assicurato da una corretta efficienza, ottenibile grazie a una ciclica pulizia delle maniche. I sistemi più all’avanguardia prevedono un getto d’aria compressa che viene iniettato all’interno delle maniche, queste vengono scosse in controcorrente in modo da staccare le particelle che vi si depositano all’esterno.

Campi di applicazione

I migliori depolveratori sono realizzati in lamiera, in modo da favorirne la durata nel tempo; i campi di applicazione sono diversi e comprendono:

• le operazioni di movimentazione, stoccaggio, trasporto e miscelazione di materiali solidi e pulverulenti;
• le operazioni di levigatura, sabbiatura, smerigliatura, ecc;
• le operazioni di taglio al plasma e taglio al laser.

I depolvatori rimangono apparecchi essenziali nel controllo dell’inquinamento e nel recupero del prodotto e consentono di ripulire l’ambiente di lavoro dalle sostanze nocive e/o irritanti.

Su richiesta i depolveratori possono essere integrati con sistemi di scarico polveri conformi alla normativa Atex – direttiva europea che richiede il controllo dei rischi legati alla formazione di atmosfere esplosive.