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Eugenio Malossi e il suo Metodo di Comunicazione: Riscatto e Speranza

14 Aprile 2016 da PrimroseE

La comunicazione è ciò che ci contraddistingue, il nostro punto di forza e di differenza evolutiva rispetto alle altre forme di vita presenti sulla Terra. Cosa accade quando questa nostra caratteristica, così unica e allo stesso tempo diversa, viene meno? Con i secoli si sono sviluppati diversi metodi di comunicazione alternativi che permettono a coloro che non possono interagire normalmente con gli altri di trovare una diversa via per esprimere i propri pensieri, i propri sogni, le proprie opinioni: il metodo di comunicazione Malossi è uno di questi.

 

Il metodo Malossi: una storia lunga più di un secolo

L’ideatore di questo straordinario, seppur semplice, metodo di comunicazione alternativo fu Eugenio Malossi che, nel 1892, all’età di 7 anni perse vista, udito, olfatto e parola per una grave forma di encefalite. 2 anni dopo, nel 1895, il piccolo Eugenio venne accolto alla scuola per ciechi “Principe di Napoli” dove, grazie all’aiuto e al sostegno del suo maestro Francesco Artusio, anch’egli sordocieco, iniziò a dedicarsi alle arti manuali e all’uso funzionale del tatto.

Con il passare degli anni, e grazie alla passione per lo studio e l’apprendimento di Eugenio, quest’ultimo sviluppò una passione per il mondo esterno e per l’educazione, tanto da diventare tutore e maestro di altri ragazzi sordociechi presso la struttura. Grazie alla sua dedizione e alla sua pazienza, riescì nell’arduo compito di insegnare l’uso delle parole a casi molto difficili e a creare oggetti di grande utilità per la comunicazione alternativa come il “Regolo Malossi” che permette ai non vedenti la scrittura a matita e, appunto, la comunicazione Malossi.

Nonostante la sua vita fu relativamente breve (morì a 45 anni per una violenta polmonite), riuscì a sfruttarla pienamente e a migliorare con i suoi sforzi quella degli altri suoi compagni/colleghi di studio e ricevette il cavalierato per meriti conseguiti.

 

In cosa consiste il metodo di comunicazione Malossi

Il metodo di comunicazione Malossi è molto semplice, ma, allo stesso tempo, molto efficace. La mano diventa una tastiera dove, in posizioni precise, vengono collocate tutte le lettere dell’alfabeto: basta toccare punti determinati o pizzicarli per scrivere parole o frasi ad una certa velocità, come se fosse una tastiera del computer o di una macchina da scrivere. Indossando un guanto che riporta le lettere dell’alfabeto, o imparando a memoria la posizione di ogni lettera, molte persone sordocieche possono agevolmente comunicare con tutti – amici, conoscenti, vicini eccetera – non rimanendo isolati nella loro condizione. Di solito, il metodo Malossi viene appreso da coloro che, prima di contrarre la malattia che li ha portati alla cecità, avevano già appreso a leggere e scrivere; per cui, non è un metodo riservato a tutti, ma può dare comunque speranza e fiducia alla maggior parte di loro.

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