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Antigua paradiso fiscale

6 Febbraio 2017 da Merellir

L’Antigua e la pressione fiscale.
Che gli Stati-isola come Antigua fossero appetibili dal punto di vista del carico fiscale e degli investimenti non è affatto un segreto. Del resto sono tanti i Paesi di questo genere che offrono condizioni particolari a tutti che ne hanno interesse e necessità. Che sia per aprirci un’attività in proprio (il che è un’ottima idea, considerando l’appetibilità del territorio), oppure per aprirci un conto corrente bancario, poco importa. Per l’Antigua è uno di quei posti dove si può non solo guadagnare sul reddito e sulle percentuali senza dover necessariamente pagare alcun tipo di tassa superiore, ma dove si può anche nascondere i propri movimenti. Grazie a un sistema di comunicazione con gli organi di controllo internazionale che tutt’ora risulta essere poco chiaro, tutti i volenterosi possono facilmente nascondere i propri movimenti finanziari. E con queste azioni, sfuggire al controllo perpetrato sul proprio conto dagli organi fiscali del Paese di residenza.

La capacità d’attirare il capitale ha anche attirato personaggi di calibro di Silvio Berlusconi, che si è recato ad Antigua per esaminare il territorio locale. I benefici del sistema fiscale di questa isola tropicale sono tanti, e non possono essere catalogati tutti tra le righe di un articolo. Il successo dell’isola è però così straordinario che il suo PIL è cresciuto rapidamente proprio grazie agli investimenti ricevuti dall’estero. I flussi di denaro che ogni fanno capolino nelle società offshore vengono contati in miliardi di dollari. E questi interessano un’isola che conta soltanto 80 mila abitanti, e che secondo le norme italiane potrebbe essere considerata al pari di una città. Gli uomini d’affari in particolare possono trarci numerosi benefici, che non riguardano soltanto il carico fiscale praticamente nullo, ma che interessano anche altri aspetti del carico fiscale presente entro i confini dell’isola caraibica.

Il governo dell’isola assicura agli investitori provenienti dall’estero diverse facilitazioni sulle fondazioni delle imprese e delle aziende locali. Tutti coloro che portano denaro sono ben visti e si spazia da una completa rinuncia dello Stato sui dazi della dogana (il che a sua volta influisce sui costi di produzione e di esportazione dei prodotti realizzati sull’isola), spaziando per il diritto di rimpatriati i profitti e i dividendi liberi dalle tasse, fino all’annullamento completo di tutte le tasse. Questo crea un terreno molto fertile per le idee degli uomini d’affari, attirandoli. Come se tutto ciò non bastasse, aprire una società di qualsiasi genere ad Antigua è facile e veloce, oltre a costare davvero poco. Specialmente in paragone ad altri Stati considerati essere paradisi fiscali, come la Svizzera, l’Austria e il Singapore.

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