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Banca Generali, Mossa incontra gli alumni di Harvard: dialogo su private banking e fintech

4 Agosto 2022 da bgmediapress

L’industria del private banking sta attraversando una fase di profondo cambiamento. Banca Generali è pronta alla sfida: “Necessario ecosistema digitale aperto alle novità”.

Private banking, l’AD di Banca Generali: “Tutte le transazioni vanno digitalizzate”

Negli ultimi anni l’accelerazione digitale ha rivoluzionato il settore del private banking, assumendo un ruolo sempre più preponderante. Fintech e blockchain le innovazioni che più di tutte ne hanno scosso le fondamenta. Sul tema è intervenuto Gian Maria Mossa, Amministratore Delegato di Banca Generali, che lo scorso 11 luglio ha preso parte ad un confronto organizzato con gli alumni della Harvard Business School. L’incontro si è tenuto presso la sede milanese di Boston Consulting, l’associazione che riunisce gli ex studenti della nota università americana. “Oggi siamo in una fase di grande cambiamento per il nostro settore – ha dichiarato Mossa – l’avanzata del digitale sta creando nuovi modelli e modalità di interazione: in questo scenario, tutto ciò che è transazionale non può che essere digitalizzato”. Una strada che l’Istituto italiano leader nel private banking ha intrapreso già nel 2015, diventando la prima banca a dotarsi di una piattaforma di open banking: “Noi in Banca Generali ci siamo dotati di questa impostazione già da diversi anni e, anche grazie a questo approccio, siamo riusciti a consolidarci nel settore dietro solo alle due principali banche italiane”.

Private banking, per Banca Generali figura del consulente destinata a rimanere centrale

Fintech e blockchain sono per Mossa le innovazioni di rottura che più di tutte hanno cambiato modelli di business e modalità di interazione. Innovazioni che, nonostante si basino sulla disintermediazione, possono rappresentare un plus anche per istituti di private banking come Banca Generali: “Molte realtà fintech sviluppano servizi che sono complementari all’offerta del mondo della consulenza e che possono essere integrate attraverso partnership strategiche. Per questo occorre avere un ecosistema digitale in grado di aprirsi alle novità per portare nuovi servizi a valore aggiunto alla cliente”. Un esempio è la recente partnership con Conio, che ha portato al lancio della piattaforma BG Conio dedicata alle compravendite in Bitcoin. Le potenzialità del digitale sono quindi enormi, tuttavia per l’AD di Banca Generali il consulente è destinato a rimanere una figura fondamentale, soprattutto per quanto riguarda il wealth management dedicato alle famiglie: “L’aumentare delle complessità rende molto difficile l’automatizzazione dei processi. Per questo ritengo che la centralità del consulente rimarrà sempre il vero punto di forza dei servizi ad alto valore aggiunto come quelli di private banking.

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